Marzano: "Al primo schiaffo non ho reagito: non ho capito che era violenza"

Cronache
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Michela Marzano, filosofa, saggista e politica, ha scritto su La Stampa e raccontato anche in tv, la sua esperienza di vittima di violenza, in occasione del 25 novembre, giornata contro la violenza sulle donne, e si chiede: "Come ho potuto non capire che era solo l'inizio di una storia impastata di violenza?".

"La prima volta che il mio ex-marito mi ha dato uno schiaffo, non ho reagito. Non me l'aspettavo, eravamo in strada, cosa avrei potuto dire o fare? Che cosa avrebbero pensato i passanti? Tanto più che alcune ore dopo, quando lui mi ha spiegato che il modo in cui avevo sorriso all'impiegato della banca era stato inopportuno, sfacciato e allusivo, gli ho dato ragione: dovevo fare attenzione a come mi comportavo con gli altri uomini, era una questione di rispetto nei suoi confronti".  

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"Uomini qualunque, uomini 'normali', riempiono le cronache dei quotidiani per i gesti efferati con cui uccidono le donne al ritmo di una ogni tre giorni", ha aggiunto la filosofa Giorgia Serughetti su Domani, "gli uomini ammazzano le donne perche' le ritengono 'cosa 'loro", tanto che "la violenza si alimenta oggi di un vittimismo aggressivo, segnale eloquente del fatto che l'ordine simbolico che ha sostenuto il potere maschile e' ormai largamente in frantumi" anche "oggi siamo ancora immersi in una comunicazione pubblica intrisa di messaggi che giustificano i violenti e colpevolizzano le vittime" ma "si e' rotto - forse per sempre - il rapporto di corrispondenza circolare tra diritto, senso comune, educazione, politica che faceva si' che gli uomini portassero il peso del delitto a testa alta", che Serughetti definisce: "Spinte contraddittorie e distruttive agitano il maschile" ed e' nell'interregno "tra il vecchio e il nuovo che si verificano 'i fenomeni morbosi piu' svariati'. Tra questi c'e' la voilenza di genere. Per contrastarla servono uomini nuovi, impegnati a ripensare se stessi e il proprio posto nel mondo".