Maturità, il discorso ai maturandi che nessuno ha il coraggio di fare

Cari maturandi, vi abbiamo rubato il futuro forse in modo irreversibile, per voi non resta che...

di Simone Rosti
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Cronache

Maturità, il discorso ai maturandi che nessuno ha il coraggio di fare

“L’Italia crede in voi”, cosi la Meloni ha concluso il suo breve messaggio ai giovani per l’esame di maturità. Qualsiasi altro politico al suo posto avrebbe detto più o meno le stesse cose con la stessa retorica, ne abbiamo prova nei discorsi passati di altri presidenti del consiglio. Se però ci fosse un briciolo di umiltà e sincerità il messaggio ai giovani dovrebbe essere molto diverso, e suonerebbe più o meno così.

“Cari giovani, questo è un giorno importante. La maturità è una tappa fondamentale in un percorso di vita pieno di ostacoli. Ostacoli che noi stessi, tutti i politici, abbiamo contribuito a innalzare. Ogni anno che passa carichiamo sulle vostre spalle sempre più debito per pagare i nostri capricci passati e le spese pazze che continuiamo a fare, per questo vi obblighiamo a lavorare fino a tarda età.

Però non basta, servono più risorse, e siamo stati obbligati a ridurre anche l’importo delle pensioni future obbligandovi a una pensione supplementare. Nonostante le belle parole nei nostri comizi poi, non abbiamo nessuna intenzione di investire seriamente in politiche giovanili, istruzione e ricerca restano fanalini di coda negli stanziamenti pubblici, abbiamo preferito spendere risorse per le facciate dei nostri bellissimi palazzi nei centri storici. Cari giovani, considerate la vostra patria il mondo intero, non innamoratevi troppo dell’Italia, qui ci siamo già noi a dividerci il malloppo, la coperta è corta, per questo abbiamo anche realizzato suadenti spot promozionali per incentivare l’acquisto del nostro debito (i cui lauti interessi sono anche a carico vostro). Non lasciatevi strumentalizzare da noi, non andate in piazza per cause già perse, non perdete tempo a votare, pensate a studiare e a fare del mondo la vostra casa. Non esiste un pericolo immigrati, anzi sono loro la speranza per avere un giorno, seppure lontano, la vostra pensione.

Cari maturandi, vi abbiamo rubato il futuro forse in modo irreversibile, per voi non resta che puntare in alto anche fuori dal nostro stivale ormai una scarpa pesante a cui non resta che lo status quo. Buona fortuna”.