Melfi, 11 arresti per le rivolte contro le misure anti Covid

Gli indagati sono accusati a vario titolo dei reati di sequestro di persona e devastazione

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Cronache
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Blitz della polizia per eseguire un'ordinanza di custodia cautelare adottata dal tribunale del Riesame di Potenza, undici persone sono state arrestate nell'ambito delle indagini sulla rivolta scoppiata nel carcere di Melfi (Potenza) il 9 marzo 2020 in segno di protesta contro le misure anti-Covid. 

Le indagini coordinate dalla Direzione distrettuale antimafia di Potenza sono state svolte dalla polizia di stato e dalla polzia penitenziaria. Nell'inchiesta risultano indagate 44 persone idenificate come partecipanti alla protesta. Per 33 persone "si è in attesa degli sviluppi dei ricorsi per Cassazione proposti dai rispettivi difensori". Il comunicato della Dda di Potenza spiega che i 44 detenuti nel registro degli indagati sono accusati a vario titolo dei reati di sequestro di persona a scopo di coazione e devastazione.

Al carcere di Melfi il giorno della protesta alcuni operatori sanitari e agenti della penitenziaria in servizio nella casa circondariale furono sequestrati per diverse ore dai detenuti in rivolta e liberati solo al termine di una lunga trattativa con le forze dell’ordine. Gli undici arrestati sono persone di età compresa tra i 49 e i 28 anni, residenti nelle province di Potenza, Benevento, Catania, Palermo, Siracusa, L'Aquila, Bari, Reggio Calabria e Asti.