Messina Denaro, chiesti 15 anni per l'amante. Prestanome condannato a 14 anni

La figlia dello storico capomafia di Campobello di Mazara è accusata di associazione mafiosa

Di Redazione Cronache
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Matteo Messina Denaro, chiesti 15 anni per l'amante del boss Laura Bonafede. La maestra accusata di associazione mafiosa

I pm Gianluca De Leo e Pierangelo Padova, della Direzione distrettuale antimafia di Palermo, hanno chiesto al Gup Paolo Magro 15 anni di carcere per Laura Bonafede, maestra e donna molto vicina al boss di Castelvetrano (Trapani) Matteo Messina Denaro, morto nel settembre scorso, a pochi mesi dalla cattura, avvenuta dopo trent'anni di latitanza. Bonafede, sposata con un ergastolano e che aveva un legame sentimentale con il capomafia, avrebbe agevolato la sua fuga fornendogli supporto e coperture, scambiando messaggi e utilizzando codici cifrati. Lei è figlia del boss di Campobello di Mazara (Trapani) e cugina di uno dei prestanome di Messina Denaro, il geometra Andrea Bonafede, del cugino omonimo e del fratello di quest'ultimo, Emanuele Bonafede, tutti coinvolti nella vicenda. 

Inizialmente nei suoi confronti era stata formulata l'ipotesi di favoreggiamento aggravato e procurata inosservanza di pena, ma i contenuti della corrispondenza con il latitante, trovati nei covi usati dal fuggitivo, hanno fatto emergere il ruolo di appoggio che la donna avrebbe assicurato all'uomo di cui era innamorata e con cui aveva avuto una delle tante relazioni intrattenute da Messina Denaro durante la latitanza.

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Laura Bonafede è in carcere da aprile dell'anno scorso e la figlia Martina Gentile si trova ai domiciliari (perché madre di una bambina in tenerissima età) con le accuse di favoreggiamento e procurata inosservanza della pena, entrambe aggravate dall'agevolazione di Cosa nostra. Dopo l’arresto del 16 gennaio 2023 dell'ex superlatitante, gli inquirenti hanno continuato a indagare per ricostruire la rete di fiancheggiatori che hanno contribuito alla latitanza del boss. Tra questi appunto anche Laura Bonafede, figlia dello storico boss di Campobello di Mazara Leonardo Bonafede, proprio il paese in cui Matteo Messina Denaro aveva deciso di trascorrere indisturbato la ultima parte della sua latitanza. Laura Bonafede  e la figlia figlia Martina Gentile avrebbe fatto parte delle rete di fiancheggiatori che ne hanno favorito la trentennale latitanza. La relazione tra i due sarebbe stata confermata da numerosi pizzini e dalle lettere che la maestra indirizzava a Messina Denaro, missive in cui, tra le altre cose, manifestava la propria gelosia nei confronti di altre donne. La requisitoria è stata conclusa con la richiesta di pena dai sostituti Pierangelo Padova e Gianluca De Leo.

Messina Denaro: 14 anni al geometra che prestò l'identità

Il Gup del Tribunale di Palermo Paolo Magro ha condannato a 14 anni il geometra di Campobello di Mazara (Trapani) Andrea Bonafede, l'uomo che prestò l'identità e la vita al boss latitante Matteo Messina Denaro, catturato il 16 gennaio 2023 e morto nel supercarcere dell'Aquila il 25 settembre successivo. Il processo si è svolto col rito abbreviato e nonostante lo sconto di un terzo la pena è elevata. Accolte le richieste dei pm Gianluca De Leo e Pierangelo Padova. Bonafede aveva prestato l'identità a Messina Denaro anche per le cure del tumore che poi lo ha ucciso.