Messina Denaro, l'architetto Gentile e il radiologo non rispondono al gip
Il presunto fiancheggiatore di Limbiate del boss Matteo Messina Denaro non ha risposto alle domande degli inquirenti
Messina Denaro, anche il tecnico radiologo arrestato non risponde al gip
Anche il tecnico radiologo Cosimo Leone, arrestati due giorni fa con l'architetto Massimo Gentile con l'accusa di associazione mafiosa perché ritenuti fiancheggiatori del boss Matteo Messina Denaro si è avvalso oggi pomeriggio della facoltà di non rispondere nell'interrogatorio di garanzia davanti al gip Alfredo Montalto. Già questa mattina l'architetto Gentile non ha risposto al gip. Messina Denaro aveva scoperto di avere un tumore da una colonscopia effettuata a Marsala il 3 novembre 2020, il 6 novembre riuscì a farsi visitare subito da un chirurgo dell’ospedale di Mazara del Vallo e a ricoverarsi il 9 novembre per operarsi. Secondo gli inquirenti il suo 'gancio' in ospedale sarebbe stato proprio Leone.
Messina Denaro, l'architetto Gentile si è avvalso della facoltà di non rispondere
Si è avvalso della facoltà di non rispondere Massimo Gentile, l'architetto arrestato due giorni fa perché ritenuto fiancheggiatore del boss mafioso Matteo Messina Denaro. L'uomo, che dal 2019 è dipendente del Comune di Limbiate (Monza), dove svolgeva l'incarico di responsabile dei procedimenti del servizio Lavori pubblici, è stato sentito nel carcere di Monza. Il suo legale, l'avvocato Antonio Ingroia non era presente in quanto all'estero ed è stato sostituito dall'avvocato Michele Melchiorre. Gentile è accusato di aver fornito la sua carta d'identità al latitante Messina Denaro. Prima di essere ''Andrea Bonafede'', il boss era dunque ''Massimo Gentile'', come emerge dalla carta di identità trovata.