Almasri, Piantedosi risponde in Senato: "L'espulsione la misura più adeguata"
Il question time del ministro degli Interni sul caso del cittadino libico Almasri
Matteo Piantedosi
Migranti, Piantedosi: “Espulsione Almasri misura più adeguata per sicurezza Stato”
''Evidenzio che l’espulsione che la legge attribuisce al ministro dell’Interno è stata individuata come misura in quel momento più appropriata, anche per la durata del divieto di reingresso, a salvaguardare la sicurezza dello Stato e la tutela dell’ordine pubblico che il Governo pone sempre al centro della sua azione unitamente a ogni profilo di tutela dell'interesse nazionale''. Lo ha detto il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi rispondendo al question time al Senato sul caso del cittadino libico Almasri.
Migranti, Piantedosi: “Pericolosità Almasri emerge da mandato Cpi”
''Sulla ricostruzione dei fatti che hanno portato all’espulsione del cittadino libico Najeem Osema Almasri Habish'' a seguito ''della mancata convalida dell’arresto da parte della Corte d’appello di Roma, considerato che il cittadino libico era 'a piede libero' in Italia e presentava un profilo di pericolosità sociale, come emerge dal mandato di arresto emesso in data 18 gennaio dalla Corte Penale Internazionale, ho adottato un provvedimento di espulsione per motivi di sicurezza dello Stato ai sensi dell’articolo 13, comma 1, del Testo unico in materia di immigrazione.
Il provvedimento è stato notificato all’interessato al momento della scarcerazione e, nella serata del 21 gennaio, ha lasciato il territorio nazionale''.
Migranti: Piantedosi, 'Almasri rimpatriato a Tripoli per motivi urgenza vista sua pericolosità'
Almasri è stato ''rilasciato'' nella serata del 21 gennaio per ''poi essere rimpatriato a Tripoli, per ragioni di urgenza e sicurezza, vista la pericolosità del soggetto''.
''Il Governo ha dato la disponibilità a rendere un’informativa di maggiore dettaglio sul caso in questione - ha aggiunto Piantedosi - Sarà quella l’occasione utile per approfondire e riferire su tutti i passaggi della vicenda, compresa la tempistica riguardante la richiesta, l’emissione e l’esecuzione del mandato di cattura internazionale, che è poi maturata al momento della presenza in Italia del cittadino libico''.
Migranti: Piantedosi, 'arresto valutato irrituale da Corte Appello Roma, non previsto da legge'
''Il 21 gennaio, la Corte d’Appello di Roma, nell’ambito delle prerogative di vaglio dei provvedimenti di limitazione della libertà personale, ha dichiarato il non luogo a provvedere sull’arresto del cittadino libico, valutato come irrituale in quanto non previsto dalla legge, disponendone l’immediata scarcerazione se non detenuto per altra causa''. Lo ha detto il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi rispondendo al question time al Senato sul caso di Almasri, capo della polizia giudiziaria libica.
Ripercorrendo le fasi precedenti, Piantedosi ha spiegato che ''lo scorso 19 gennaio, il cittadino libico Najeem Osema Almasri Habish, da poco arrivato a Torino dopo essere stato nei giorni precedenti in altri Paesi europei, è stato sottoposto all’esecuzione del mandato d’arresto internazionale a fini di estradizione, emesso il giorno precedente dalla Corte Penale Internazionale. Ad avvenuta esecuzione del provvedimento, sono stati informati gli uffici della procura generale presso la Corte d’Appello di Roma e il competente Dipartimento del ministero di Giustizia, oltre al difensore nominato d’ufficio e le Autorità Consolari''.
''Il cittadino libico è stato temporaneamente associato alla locale casa circondariale Lorusso e Cotugno e, quindi, messo a disposizione dell’autorità giudiziaria competente, ossia la Corte d’Appello di Roma e la Procura Generale presso la stessa Corte d’Appello'', ha aggiunto.