Migranti, esplodono i prezzi dei trafficanti di esseri umani. Morti in 18
La tratta Turchia-Bulgaria per il traffico di esseri umani. Si paga fino a 7.000 euro per arrivare in Europa. In queste ore ne sono morti 18
Migranti irregolari. Il prezzo per arrivare in Europa dall’Est è esploso
Esplodono i prezzi che i migranti e le loro famiglie “pagano” per arrivare in Europa. Da quando è esplosa la guerra in Ucraina e i talebani controllano Kabul, arrivare in “paradiso” è diventato più duro e costoso. E si muore come sempre in modo disumano.
Emerge da un’inchiesta bulgara che spiega in modo cristallino come la tratta Turchia-Bulgaria sia diventata più importante e pericolosa che in passato. Il prezzo per arrivare in Europa dall’Est è esploso con la rotta balcanica diventata strada mortale.
E’ notizia di queste ore che 52 afghani, tutti uomini e di età compresa tra i 13 e i 33 anni, hanno scavalcato il confine tra Turchia e Bulgaria e siano stati spinti in un camion coperto di plastiche dai trafficanti che si occupavano del viaggio. Gli uomini dovevano alla fine arrivare in Germania. Il viaggio era organizzato inizialmente solo per 35 persone ma i costi hanno imposto l’aumento del numero dei passeggeri migranti a bordo.
Le famiglie delle vittime dovevano pagare tra i 6.000 e i 7.000 euro per il viaggio. Il sistema usato per i pagamenti si chiama “hawala banking” che permette di non essere tracciati e di riciclare anche denaro sporco, alla bisogna. E’ un sistema diffuso nel mondo islamico e in quello asiatico ed è basata sulla stretta di mano e su una scrittura privata. Poi le famiglie pagano il debito contratto, una volta il familiare sia arrivato in Europa. Ma il sistema è un gioco di tratte, dove ad ogni passaggio il prezzo lievita. Prima dell’esplosione della guerra in Ucraina e del nuovo governo in Afganistan la tratta costava intorno ai 4.000 euro. Ora 6000/7000. Così a causa degli “aumenti” i trafficanti si sono accordati facendo diventare 52 i trasportati. Stipati come sardine in tanti si sono avviati alla morte.
Secondo le indagini sembra che l'autista dal camion e il suo compagno di guida non abbiano reagito ai colpi disperati dei passeggeri che dal camion cercavano di segnalare la propria condizione mentre stavano morendo di asfissia. Solo nel pomeriggio i condudenti hanno fermato il camion nel villaggio di Lokorsko, 20 chilometri a Nord-Est di Sofia. 18 dei migranti irregolari, tra cui un minorenne, erano però già morti. Secondo il pubblico ministero bulgaro, l'avidità è stata la ragione della morte e perché 52 persone sono state costrette a salire sul camion invece 35. Per i bulgari i contrabbandieri avevano chiesto tra i 500 e i 1000 euro a persona. I conducenti dovevano ricevere 100 euro per passeggero. Il resto andava agli organizzatori.
Il pubblico ministero Borislaw Sarafov ha riferito che le vittime sembravano "spremute in un barattolo", soffocate "lentamente e dolorosamente": la loro sofferenza sarebbe durata in tutto "tra i 30 e i 60 minuti". Una morte dolorosissima.
A causa dell'inalazione dei gas di scarico i 18 sono rimasti senza fiato nel camion completamente sovraccarico e sono deceduti durante l’ora che porta dal confine bulgaro-turco a quello bulgaro-serbo.
Ora 7 presunti membri della rete dei contrabbandieri sono stati arrestati, inclusi l'autista e il passeggero aiutante. Alcuni dei sopravvissuti, colpiti da avvelenamento da monossido di carbonio, disidratati e affamati invece sono stati portati negli ospedali vicini per le cure del caso.