Migranti in Albania, sotto scorta la giudice che ha fatto tornare indietro la nave. Minacce di morte

Albano, presidente di Magistratura Democratica, ha deciso di denunciare dopo che da "toga rossa" si è passati a "spero che qualcuno ti spari"

di redazione cronache
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Migranti in Albania, minacce di morte alla giudice che ha deciso per il ritorno in Italia. Ora è sotto scorta

Il caso dei migranti destinati in Albania e fatti tornare in Italia perché provenienti da "Paesi non sicuri" non si spegne. Lo scontro tra governo e magistrati prosegue e ognuno fa valere le proprie ragioni. Ma se tra i politici e i giudici lo scontro è solo dialettico, sui social la questione si è fatta più preoccupante, tanto che il Viminale - riporta Il Corriere della Sera - ha deciso di assegnare una scorta a una dei giudici che non ha convalidato il trattenimento dei migranti in Albania. Si tratta di Silvia Albano, presidente di Magistratura democratica, da "toga rossa" sui social si è passati alle minacce di morte. "Spero che qualcuno ti spari molto presto. Sarà un giorno di gioia e di festa", ecco il tono dei messaggi che ha spinto Albano a denunciare e il Viminale ad assegnarle la scorta.

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E attorno a lei fa quadrato non solo Magistratura democratica contro la "campagna di discredito" che ha contribuito a "costruire un clima di contrapposizione, di odio, trasceso in minacce alla sua incolumità". Ma l’intera Anm. "È la prova che alzare il livello dello scontro alimenta l’odio, come avevamo previsto", accusa il presidente Giuseppe Santalucia. Rivolgendo al governo - prosegue Il Corriere - un monito: "Basta attacchi e aggressioni personali". E un invito a "raffreddare i toni dello scontro".

Albano è diventata obiettivo delle più aspre critiche da parte del governo, anche a causa di sue precedenti prese di posizione in favore di una linea più inclusiva con i migranti. Di messaggi con minacce varie ne ha ricevuti anche trenta al giorno, per quel suo giudizio che ha considerato Paesi a rischio Egitto e Bangladesh, facendo riportare dall’Albania in Italia i migranti e inducendo il governo a varare un decreto con la lista dei Paesi sicuri, inclusi quelli, in tempi record.

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