Migranti, la Germania all'Italia. "Prima sbarcano tutti, poi i ricollocamenti"

La linea dura del governo di Berlino: "Le operazioni di soccorso civile condotte dalle navi delle Ong nel Mediterraneo non devono essere ostacolate"

Cronache

La Germania aveva promesso di accogliere 3500 migranti, è ferma a 74

La questione migranti continua ad essere al centro dell'agenda politica del governo Meloni. Dopo gli sbarchi selettivi per le due navi Ong arrivate a Catania, è arrivato il via libera per un'altra imbarcazione con a bordo 179 persone, potranno scendere tutte al porto di Reggio Calabria. Si segnala inoltre, un'altra nave a largo carica di migranti, ancora in attesa di comunicazioni ufficiali da parte del Viminale. Il governo tedesco - si legge sul Corriere della Sera - non cambia posizione e tiene il punto sulla vicenda dei profughi ancora bloccati nel porto di Catania o al largo delle coste siciliane: non basta aver fatto sbarcare i malati e più fragili dalla Humanity 1 e dalla Geo Barents, anche gli altri devono lasciare le due navi e le altre ancora al largo. Fonti del ministero federale degli Interni dicono al Corriere che soltanto in questo modo si potrà poi far scattare il ricollocamento previsto dall’accordo di Malta del 22 giugno scorso, il meccanismo volontario di solidarietà in base al quale la Germania si era impegnata ad accogliere fino a 3500 migranti.

Durissima la posizione della Germania nei confronti dell'Italia. I migranti in mare - spiega il governo tedesco e lo riporta il Corriere - devono essere salvati: "È nostro dovere morale e legale impedire che affoghino". Per questo, le operazioni di soccorso civile condotte dalle navi delle Ong nel Mediterraneo «non devono in alcun modo essere ostacolate». Ne consegue che tutte le persone messe in salvo devono poter sbarcare ed essere adeguatamente assistite nei porti dei Paesi europei coinvolti. Un primo trasferimento sul territorio federale di 74 richiedenti asilo è già stato realizzato in ottobre. Ma senza la premessa dello sbarco di tutti i profughi, non c’è al momento alcuna offerta da parte tedesca di accogliere nuove quote di profughi dall’Italia.

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