Migranti, motovedetta libica spara contro la Ong italiana. Record di sbarchi

Ong: "La nave stava soccorrendo un'imbarcazione in pericolo in acque internazionali". Una ragazza annegata in naufragio, 12 approdi ieri e 14 oggi

di Redazione
Cronache

Migranti, sbarchi no stop a Lampedusa: oltre mille da ieri sull’isola

"Una motovedetta della cosiddetta guardia costiera libica è intervenuta violentemente pochi minuti fa proprio mentre la Mare Jonio stava soccorrendo un'imbarcazione in pericolo in acque internazionali". Lo fa sapere Mediterranea Saving Humans sottolineando che "i miliziani libici hanno sparato colpi d'arma da fuoco in acqua e in aria, creando il panico e provocando la caduta in acqua di diverse persone".

"Il team della Mare Jonio sta recuperando e proteggendo le naufraghe - conclude - Chiediamo che il governo italiano intervenga subito per fermare i comportamenti violenti, pericolosi e criminali della cosiddetta guardia costiera libica". 

I continui sbarchi

Sbarchi senza fine a Lampedusa. Sulla più grande delle Pelagie, complici le condizioni meteo favorevoli, gli approdi sono ripresi a pieno ritmo: 12 ieri con 504 migranti approdati, già 14 oggi - a partire dalla mezzanotte - con 573 persone soccorse e le motovedette di Guardia costiera e Guardia di finanza impegnate senza sosta negli intercetti.

Gli ultimi in ordine di tempo a raggiungere molo Favaloro sono stati tre gruppi di 49 (tra cui 22 donne, 4 delle quali incinte, e 3 minori), 47 (tra cui 5 donne) e 27 (2 donne e 7 minori, tre dei quali non accompagnati) naufraghi provenienti da Sierra Leone, Guinea, Somalia, Mali, Sudan, Camerun, Pakistan e Tunisia.

Secondo quanto hanno raccontato ai soccorritori tutte le tre le carrette del mare intercettate e lasciate alla deriva dopo il trasbordo sarebbero partite dalla Tunisia: due da Sfax e una da Chebba.

E dalla Tunisia sarebbe iniziata la traversata anche di tutte le altre carrette soccorse oggi con l'unica eccezione di un gruppo di 46 persone intercettato dai militari della Guardia di finanza e partito, invece, da Zuara in Libia.

Da Sfax avrebbe preso il largo anche il barchino in metallo affondato a una trentina di miglia da Lampedusa: in 45, tra cui 4 donne e un minore, sono stati tratti in salvo dagli uomini della Guardia costiera, mentre una ragazza di appena 18 anni è morta annegata. Il suo cadavere è stato sbarcato la scorsa notte a molo Favaloro, insieme ai superstiti visibilmente provati e sotto choc.

Tra i migranti approdati oggi sull'isola ci sono diversi casi di scabbia, ustioni da carburanti ma anche persone con segni di torture. Due donne in stato di gravidanza con dolori addominali sono state trasferite al Poliambulatorio per accertamenti.

Con gli sbarchi è tornato a riempirsi l'hotspot di contrada Imbriacola. Nonostante il trasferimento di oltre 200 migranti stamani con il traghetto di linea diretto a Porto Empedocle, nella struttura ci sono circa 800 ospiti.

Domani oltre 500 dovrebbero essere trasferiti con la nave e un volo Oim su disposizione della prefettura di Agrigento, d'intesa con il Viminale.

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