"Non considerarmi più tuo padre", il giudice lo condanna: 107mila € alla figlia
La sentenza: danno biologico e mancato rapporto genitoriale
Padre si disinteressa della figlia, arriva la condanna e la maxi multa
Un giudice ha condannato un padre a risarcire la figlia con 107mila € per "danno biologico e mancato rapporto genitoriale". La decisione del Tribunale di Milano fa discutere. Per il magistrato, infatti, il genitore è stato "insensibile e disattento ai bisogni emotivi della figlia". Al centro di questa vicenda — riporta Il Corriere della Sera - sono, nel Sud Italia, un padre e una madre che si separano, e la figlia che sin da piccolissima, nei primi anni Duemila, soffre di un grave problema di salute. E qui c’è il primo fondamento della sentenza, perché "di queste patologie" il padre, "pur essendo medico, non si è mai interessato, e anzi si è dimostrato contrario a qualsiasi attività di sostegno consigliata dai medici specialisti". L’amore paterno mancante non ha prezzo. Ma, in casi particolari, può avere un risarcimento giudiziario "per privazione del rapporto paterno".
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Il genitore avrebbe detto alla figlia: "Tu per me sei morta, e considerami morto per te". A destabilizzare la giovane sarebbero stati alcuni episodi della propria infanzia, sempre ricostruiti sulla base di dichiarazioni di familiari testimoni: come - prosegue Il Corriere - la volta in cui il padre la esortò a considerarlo "morto" per lei; "la lite in cui venne cacciata dalla casa del padre solo perché espresse la volontà di essere riaccompagnata dalla madre per il pranzo di Pasqua"; o la volta in cui "il padre decise di non partecipare alla cresima". L’uomo, convocato dal Tribunale, non si è presentato per dare la propria versione nella causa civile intentatagli dalla figlia. Il danno da perdita del rapporto parentale viene calcolato di solito quando muore un genitore, ma in questo caso si tratta di "assenza volontaria".