Miur, Boda: 2 autisti pagati e baita in montagna da 500mila €. Le mazzette
La ex potentissima dirigente confessa tutto. Spuntano gli incontri segreti tra sua madre e Castelbianco. "Tutto già pagato, non devi preoccuparti di niente"
Miur, Boda: bonifici, viaggi, case e sfizi. Lei confessa: "Tutto vero"
Giovanna Boda ha deciso di confessare tutto e davanti ai giudici snocciola dettagli inediti e fa nomi e cognomi di dirigenti e collaboratori. L'inchiesta a carico della ex potentissima manager del Miur, che coinvolge anche altre 15 persone accusate di corruzione e altri reati, è ad un punto di svolta dopo che Boda ha ammesso ogni addebito. L'ex dirigente del ministero della pubblica istruzione - si legge sul Messaggero - mandava persino la madre agli incontri segreti con l'imprenditore Federico Bianchi di Castelbianco, accusato di averle pagato (o promesso di pagare) bonifici, viaggi, regali, carte di credito, case e sfizi di ogni genere, per oltre 3,2 milioni di euro.
Si era lasciata corrompere - prosegue il Messaggero - per piccoli sfizi, ma anche per lussi veri e propri come la disponibilità di ben due autisti per sé e i suoi familiari, di una domestica al proprio servizio per tre anni, un viaggio a Lampedusa, un appartamento nel centro di Roma per i suoi genitori e una baita in montagna da 500mila a Limone. A proposito di questa abitazione, la Boda racconta: "Poco dopo essere uscita dall'ospedale, circa a fine luglio, il mio autista ha contattato mia madre dicendole che Bianchi di Castelbianco voleva incontrarla urgentemente e che si sarebbero dovuti vedere alla Feltrinelli della Galleria Alberto Sordi di Roma. Spaventata mia madre si recò all'appuntamento e Bianchi di Castelbianco, volendola tranquillizzare, le disse che i lavori di Limone Piemonte erano stati pagati in contanti (con circa 80mila euro) e che lei non doveva preoccuparsi di niente".