Modena, caporalato ed estorsioni: la Polizia sgomina una banda di pachistani

L'indagine è partita dalla coraggiosa denuncia di un lavoratore sfruttato

Di Redazione Cronache
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A Modena è stata sgominata la banda di pachistani conosciuta come "AK-47 Carpi" dedicata allo sfruttamento dei lavoratori stranieri

Questa mattina la DIGOS di Modena in collaborazione con il Commissariato di Polizia di Stato di Carpi hanno eseguito due ordinanze cautelari nei confronti di 20 uomini della banda conosciuta come "AK-47 Carpi", tutti di origine pachistana e di cui 3 diventati cittadini italiani, accusati di crimini come estorsioni, lesioni personali, minacce e caporalato.

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Due degli indagati, che dimorano in provincia di Brescia, sono invece accusati di concorso nel tentato omicidio ai danni di un altro indiziato appartenente all'organizzazione criminale. L'episodio è avvenuto a Carpi il 6 ottobre 2022. In relazione a questo fatto sono stati indagati altri 14 uomini. Le indagini nei confronti dell'AK-47 Carpi sono partite nel 2021 grazie alla denuncia di un lavoratore che aveva subito anche un'aggressione fisica con una prognosi di 166 giorni di malattia.

La maggior parte degli indagati era dipendente di una società di servizi logistici nel settore del movimento merci con sede legale nel vicentino. I ciminali reclutavano lavoratori di nazionalità pachistana per farli lavorare presso terzi, lucrando sulle loro retribuzioni e trattenendone una quota in condizioni di sfruttamento.