Mollicone, pm: "Tuzi credibile. Serena sbattuta contro la porta e asfissiata"
Il brigadiere Tuzi, morto suicida, raccontò di aver visto Serena entrare nella caserma di Arce il primo giugno 2001 alle 11 e di non averla vista più uscire
Omicidio Serena Mollicone, il pm: "Il brigadiere Tuzi è credibile. La ragazza fu sbattuta contro la porta e asfissiata"
"Serena ha impattato contro la porta" e c'è, secondo le consulenze, "un'ottima compatibilità che poi è il modo scientifico di dire che è così. E' questa la dinamica che è avvenuta: Serena ha sbattuto contro quella porta". Lo ha detto il sostituto procuratore della Corte d'Appello di Roma Deborah Landolfi nel corso della requisitoria del processo per l'omicidio di Serena Mollicone, la giovane di Arce uccisa nel 2001. Ripercorrendo le consulenze tecniche e scientifiche la pg ha ricostruito le fasi dell'omicidio. Serena "e' morta per asfissia causata dal nastro adesivo con cui è stata imbavagliata e poi le è stato messo il sacchetto sulla testa - ha detto - dall'autopsia sono emerse anche una serie di lesioni tra cui alcune fratture craniche e un consistente infiltrato emorragico ma la cosa strana è che nessuna di questa fratture è scomposta.
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Quindi a causarle è stato un oggetto ampio e piatto come la porta". Tornando al 1 giugno la pg Landolfi ha sottolineato che "Tuzi è stato l'ultimo a vedere questa ragazza viva". Poi sull'orario della morte ha aggiunto, citando tra l'altro la consulenza dell'entomologa forense Paola Magni, che "sarebbe avvenuta tra le 13 e le 21 del 1 giugno". Infine, soffermandosi sull'altezza di Serena ha ricordato il dato che il papà Guglielmo indicò per le ricerche dopo la scomparsa ovvero di 1,63 e le testimonianze di due amiche della giovane. Sono "credibili" le dichiarazioni rese da Santino Tuzi che raccontò di aver visto Serena Mollicone entrare nella caserma di Arce il primo giugno del 2001, ha aggiunto il sostituto procuratore generale. "Dobbiamo credere a Tuzi per come l'ha detto il 28 marzo del 2008", ha sottolineato Piantoni mentre quella che è "assolutamente non credibile" è la ritrattazione. Tuzi, ritrattò le sue dichiarazioni, e poi smentì anche la ritrattazione. Infine morì suicida l'11 aprile dello stesso anno.
La requisitoria riprenderà il 24 giugno prossimo con le richieste del pg.