Montebelluna, studente blocca lo scippatore della prof. Lei: "E' il mio eroe"

Il fatto all'Istituto Einaudi di Montebelluna. Il plauso anche del governatore del Veneto Zaia: "Un esempio"

Di Redazione Cronache
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Montebelluna, studente blocca lo scippatore della prof e le restituisce portafoglio e documenti. Lei: "E' il mio eroe"

Non ci ha pensato due volte uno studente dell’Istituto Einaudi di Montebelluna, in Veneto, quando si è accorto che un giovane aveva scippato una professoressa della sua scuola: ha inseguito il borseggiatore in bicicletta insieme ad alcuni coetanei, intimandogli di dirgli dove aveva gettato il portafoglio per recuperare almeno i documenti dell’insegnante. Il giovane ha anche accompagnato la professoressa dai Carabinieri per fornire informazioni sul ragazzo che le aveva sottratto il portafoglio. Il gesto compiuto dallo studente non è passato inosservato, ricevendo l’apprezzamento del dirigente scolastico Massimo Ballon e dell’intero corpo docenti. La professoressa, invece, ha voluto ringraziare il suo “eroe” con una lettera inviata all’istituto.

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A riportare l'accaduto Qdpnews.it. Purtroppo, il borseggiatore si è tenuto i soldi e il cellulare sottratti all’insegnante, minacciando gli studenti al momento della loro richiesta di restituirli. “Come sostengo da tempo – ha affermato il sindaco Adalberto Bordin -, e questo è un esempio, non tutti i giovani sono scapestrati. Un encomio da parte mia e di tutta l’amministrazione comunale di Montebelluna per il coraggio avuto da questo ragazzo e dai suoi tre amici nel correre incontro al delinquente”.

“Mi sono già messo in contatto con il dirigente scolastico Ballon – conclude -. Abbiamo fissato un incontro per la prossima settimana per elaborare assieme un momento di encomio per questo ragazzo e i suoi amici, che abbia anche una valenza pedagogica. Questa vicenda dimostra ancora una volta che quella che spesso viene descritta come una generazione di irresponsabili in realtà non lo è. Non facciamo di tutta l’erba un fascio“. “Mi piace ripetere spesso che sono i giovani a indicarci la via – commenta il presidente della Regione Veneto Luca Zaia -. Questo episodio dimostra che, pur non mancando coetanei che a volte trovano risalto per attività illecite e riprovevoli, tra loro è fortemente presente il senso di comunità e il desiderio di legalità. Sono questi i giovani che hanno in mano il nostro presente e su loro vogliamo investire”.

 

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