Morandi, prescrizioni già nel 2023. Scoperti 2 progetti: "Strage evitabile"
Difficile che i tre gradi di giudizio si concludano entro il 2024. Ci sono 59 indagati e 2.260 pagine di atti giudiziari
Morandi, prescrizioni già nel 2023. Trovati 2 progetti: "Strage evitabile"
La tragedia del Ponte Morandi, costata la vita a 43 persone, poteva essere evitata. Ne sono convinti gli inquirenti, che tra le migliaia di carte sequestrate hanno trovato anche due progetti, che se fossero stati messi in atto avrebbero salvato il viadotto. Dall’atto d’accusa della Procura di Genova - si legge sul Corriere della Sera - si evince che sarebbe bastato poco per salvare le vittime del crollo. L’indice è qui puntato su dirigenti, manager e tecnici di Autostrade per l’Italia (Aspi) e Spea che dovevano gestire, sorvegliare e riparare il ponte. «Ma sono responsabili anche tutti coloro che in Anas e nel ministero delle Infrastrutture non hanno garantito la vigilanza su di loro... E chi, chiamato a esaminare il progetto di ristrutturazione, ha omesso di comunicare le condizioni di impressionante degrado in cui versava il viadotto».
In tutto - prosegue il Corriere - fa 59 imputati, per i quali i pubblici ministeri hanno chiesto il processo firmando una richiesta di 2.260 pagine. L’udienza preliminare, nella quale il giudice deciderà se e quando rinviarli a giudizio, inizierà il 15 ottobre e dovrebbe terminare in dicembre. Il documento della Procura si chiude con una sorta di SOS. Si tratta di una scaletta in ordine cronologico che mette in guardia sul rischio prescrizione dei vari reati che vengono contestati. Dal 2023 inizieranno a saltare le omissioni d’atti d’ufficio, dal 2024 la frode informatica, dal 2026 gli omicidi e le lesioni colpose, nel 2031 l’attentato alla sicurezza dei trasporti... I primi reati, minori, sono destinati a cadere. È infatti difficile che si possano celebrareitre gradi di giudizio entro il 2024.