Morte Regeni, processo annullato. Genitori: "Ha vinto la prepotenza egiziana"
La Corte di Assise annulla il rinvio a giudizio degli imputati: "Mancata notifica agli 007 del Cairo"
Morte Regeni, processo annullato. Genitori: "Ha vinto l'Egitto"
Decisione clamorosa della Corte di Assise, il processo per la morte di Giulio Regeni al Cairo è stato annullato. Il motivo è legato alla "mancata notifica agli 007 egiziani del mandato di comparizione in aula". L'amarezza - si legge su Repubblica - dei genitori di Giulio, che però non mollano. "Non ci siamo mai fatti fermare in cinque anni e mezzo, certo non ci arrendiamo ora". Paola e Claudio Regeni, al terzo banco dell’aula bunker del carcere di Rebibbia, ascoltano la lettura del dispositivo con accanto Irene, la loro figlia minore. Alessandra Ballerini, l’avvocato, è un passo avanti. Restano in silenzio. Non se l’aspettavano. Non se l’aspettava nessuno. La terza sezione della Corte di Assise di Roma ha appena finito di leggere un lungo dispositivo (nel mentre è persino andata via la luce) che azzera il processo ai quattro agenti della National security, il servizio segreto civile egiziano, accusati del sequestro, la tortura e l’omicidio di Giulio Regeni.
Accolte quindi, - prosegue Repubblica - le tesi della difesa, perché non è stato notificato loro il decreto che disponeva il giudizio. Ma non è stato fatto perché l’Egitto, scientemente, non ha collaborato alle indagini. «Siamo sorpresi e amareggiati» dicono infatti fonti della Procura. «Il tentativo di impedire che il processo si celebrasse non collaborando, è andato a buon fine». La decisione è inattesa anche perché, sullo stesso argomento, un giudice si era già espresso in maniera diversa. Il gup Pierluigi Balestrieri, che aveva disposto il giudizio, aveva ritenuto infatti che il processo dovesse comunque cominciare perché gli imputati sapevano. Tutto da rifare quindi, la pratica torna al punto di partenza, si prevedono tempi lunghi.