Morte Satnam, le accuse alla compagna Sony: "Non è la moglie, vuole i soldi"
La comunità indiana di Latina attacca la donna: "Già prima non mandava niente ai suoi familiari. Ora punta all'eventuale risarcimento"
Morte Satnam, dramma senza fine per la compagna: le accuse della comunità Sikh di Latina
La morte di Satnam Sigh, l'operaio morto a Latina in seguito alle conseguenze dell'amputazione di un braccio mentre usava un macchinario nei campi agricoli, continua a far discutere. Oltre alla polemica sul caporalato con il governo che sta cercando di varare una legge ad hoc per punire severamente chi sfrutta gli immigrati nei campi, scoppia anche il caso relativo alla campagna di Satnam. Dopo aver visto morire sotto i suoi occhi il compagno, Sony - riporta La Repubblica - sta vivendo un secondo dramma. La giovane non era la moglie, ma soltanto la compagna del 31enne.
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Per questo la comunità Sikh di zona la guarda con sospetto. Sony e Satnam, soprannominato Navi, erano giunti insieme dall’India. "Non era la moglie. Forse si approfittava di lui e ora è pronta a prendersi tutti i soldi di un eventuale risarcimento. Già prima non mandava soldi in India", è l’insinuazione che si diffonde sempre più nella comunità indiana di Latina. Sony - prosegue La Repubblica - era già finita nel mirino per la decisione del governo, per motivi di umanità, di riconoscerle un permesso di soggiorno. Il Viminale al momento sarebbe in attesa dei tempi tecnici e del via libera da parte dell'autorità giudiziaria, dopodiché la donna dovrebbe ricevere il documento previsto ai sensi dell'articolo 18 del Testo Unico sull'immigrazione.