Napoli capitale della massoneria. Da Totò a Pascoli, da Carducci a Stendhal

Un libro svela tutti i nomi della loggia, ci sono anche i i re e le regine. Il lungo elenco dei Vip

Di Redazione Cronache
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Napoli capitale della massoneria: Dumas, Foscolo, Quasimodo...

La storia della massoneria meridionale e le vicende della capitale del Regno delle Due Sicilie: sono questi i temi portanti del nuovo libro di Antonio Emanuele Piedimonte "Le 99 vie massoniche di Napoli - La città dei fratelli, la storia della Massoneria meridionale nella toponomastica", in uscita domani. Un viaggio - riporta l'Ansa - nella più grande organizzazione iniziatica del mondo. Un itinerario esoterico "stradale" che spazia tra i due principi per antonomasia: Raimondo di Sangro di Sansevero e Antonio de Curtis in arte Totò, "entrambi gran maestri e fondatori di logge" evidenzia Piedimonte che ricorda come Napoli "sia stata a lungo una delle capitali della Massoneria" e ancora oggi, afferma lo studioso, "si annoverano migliaia di aderenti la maggior parte dei quali nel Grande Oriente d'Italia".

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Tanti i nomi noti, a cominciare dai Premi Nobel - Giosuè Carducci, Salvatore Quasimodo ed Enrico Fermi - e da fuoriclasse della letteratura come Goethe, Stendhal, Alessandro Dumas padre, Ugo Foscolo, Giovanni Pascoli, Vittorio Alfieri. Non mancano neppure i re e le regine: Maria Carolina d'Asburgo-Lorena, Giuseppe Bonaparte, Gioacchino Murat, Amedeo Ferdinando Maria di Savoia (re di Spagna).