Napoli, corruzione e concorsi facili per forze armate e polizia: 14 indagati

Superamento degli esami in cambio di denaro: il gip di Napoli smaschera un sistema poco onesto. Ai domiciliari anche un caporalmaggiore dell'esercito

Cronache
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Napoli, concorsi truccati per forze armate e polizia penitenziaria in cambio di denaro 

Blitz a Napoli per concorsi truccati nei corpi delle forze armate e della polizia penitenzia in cambio di denaro: il gip ha emesso 14 misure cautelari per corruzione. Il sistema assicurava di fatto il superamento "facilitato" degli esami. L'indagine ha preso il via verso la fine del 2020. Nella prima del 2021 è scattato l'arresto per due agenti della polizia penitenziaria, Enrico Spena e Maurizio Russo, in carcere dallo scorso luglio e già a processo.

I due erano stati sorpresi negli uffici di un’organizzazione sindacale mentre ricevevano 8000 euro. Ora, approfondimenti investigativi, hanno fatto emergere "una estesa ramificazione dei contatti corruttivi e delle complicità rilevanti per l’illecita condizionamento delle procedure concorsuali", si legge nella nota della procura.

Tra gli altri, provvedimenti cautelari riguardano un assistente capo della polizia penitenziaria in servizio a Santa Maria Capua Vetere, Aniello Aversano; un vigile urbano di Caivano, Gennaro Fatone; e un caporalmaggiore dell’esercito in servizio presso la caserma di Maddaloni, Giorgio Spina che, per i pm, sono stati intermediari dei rapporti corruttivi: tutti e tre sono ora ai domiciliari.