Napoli, infermiera picchiata a sangue dai parenti di un paziente

L'operatrice sanitaria aveva chiesto ai familiari presenti di liberare l'area del pronto soccorso. La richiesta ha scatenato la furiosa reazione

a cura della redazione
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Cronache

Infermiera aggredita al pronto soccorso dai familiari di un paziente

 

Tutto è iniziato con una semplice richiesta rivolta ai numerosi familiari presenti affinché si spostassero nella sala d'attesa, al fine di consentire al personale di turno di lavorare. Da qui l'aggressione nei confronti di un'operatrice sanitaria, Anna Procida, nel pronto soccorso dell’ospedale San Leonardo di Castellammare, ad opera dei parenti di un paziente assistito per problemi respiratori. Strattonata, trascinata per i capelli, sbattuta a terra e, infine, colpita con un violentissimo pugno al viso. L'aggressione è avvenuta il 3 gennaio alle ore 20.30 circa.

L'infermiera ha riportato gravi lesioni: frattura dell'incisivo superiore destro mediale, l'infrazione delle ossa nasali e una ferita lacero contusa al labbro superiore. Inoltre, presenta una pronunciata tumefazione sul lato destro del volto, lombalgia post traumatica e un severo stato di agitazione psicomotoria. La prognosi medica prevede un recupero di 25 giorni, salvo eventuali complicazioni. Tuttavia, sul posto sono accorse immediatamente le forze dell’ordine, allertate dal personale medico. Sono al momento al vaglio degli inquirenti le immagini del sistema di videosorveglianza per risalire agli autori dell’aggressione.

L'evento rappresente l'ennesimo atto di violenza contro gli operatori sanitari, un problema sempre più diffuso che l'associazione "Nessuno tocchi Ippocrate" ha evidenziato sulla sua pagina Facebook, lanciando un forte allarme sulla difficile situazione degli ospedali italiani.

Sanità: Ugl, violenza su infermiera a Castellammare pura follia

"Pura follia al pronto soccorso dell'ospedale San Leonardo di Castellammare di Stabia, con una infermiera colpita violentemente al volto". Lo dichiarano in una nota congiunta il segretario nazionale Ugl Salute, Gianluca Giuliano, e il segretario provinciale Ugl Salute Napoli, Franco Patrociello. "Ancora violenza ingiustificata senza freni - proseguono - sui professionisti sanitari nello svolgimento delle proprie mansioni che condanniamo fermamente chiedendo per gli aggressori il massimo rigore nell'applicazione delle pene previste. Non smetteremo mai - concludono i sindacalisti - di chiedere alle istituzioni di trovare soluzioni utili a debellare questa piaga sociale affinché il personale sanitario ultimo baluardo del sistema sanitario nazionale possa quantomeno lavorare nella massima sicurezza e con la giusta serenità".

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