Napoli, la statua di Pulcinella sembra un pene. E il nome non aiuta "Tu si ‘na cosa grande". L'ironia partenopea
Imbarazzo tra i napoletani, l'opera del designer Gaetano Pesce è "piuttosto ambigua". Anche il sindaco Manfredi lo ammette
L'opera di Gaetano Pesce a Napoli
Napoli, imbarazzo per la statua di Pulcinella. Ricorda un grosso "fallo"
Doveva essere un Pulcinella ma sembra un pene. Imbarazzo a Napoli per l'opera di Gaetano Pesce. Anche il titolo non aiuta "Tu si 'na cosa grande". Si tratta dell'ultima opera disegnata dall’artista di origine napoletana, visto che è morto lo scorso 4 aprile a New York all'età di 84 anni. L'installazione è stata creata proprio per il progetto Napoli contemporanea, fortemente voluto dal sindaco Gaetano Manfredi. Ma anche lui quando l'ha vista è andato in difficoltà. "Inizialmente — ha detto Gaetano Manfredi e lo riporta Il Corriere della Sera — ho avuto la stessa impressione degli altri. Credo che sia un pensiero molto napoletano: dobbiamo prenderlo anche come un buon augurio. Il dibattito è positivo: le critiche sono il segno di una città viva".
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Vincenzo Trione, curatore del programma Napoli contemporanea difende l'opera. "L’arte ha raggiunto il suo obiettivo — dice — è entrata nel dibattito pubblico. Quest’opera mette insieme due cose: l’appropriazione della maschera della tradizione e insieme la sua rilettura. I riferimenti fallici probabilmente Pesce non li aveva immaginati, ma Pompei è a pochi chilometri da qua: non escludo che una memoria involontaria delle falloforie abbia agito sull’artista". "Le origini sono una chiave fondamentale per leggere quest’opera-testamento — aggiunge la curatrice Silvana Annicchiarico —, l’altra è il femminile: Pulcinella senza testa ha perso l’elemento maschile e s’illumina dall’interno con un atto rigenerativo. La morfologia fallica? Che male c’è? Con il paese in calo demografico è un segno di speranza".