Napoli, positivi al Covid ma liberi di uscire oltre 50mila pazienti. È caos

Un passaggio burocratico manda in tilt il sistema a causa dell'aumento incontrollabile dei nuovi contagi

di Eduardo Cagnazzi
Cronache
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Napoli, positivi al Covid ma liberi di uscire oltre 50 mila pazienti. Sistema saltato dopo l'aumento repentino dei casi di positività, l'allarme dei medici di famiglia

A Napoli circa 50mila pazienti positivi al Covid (l’80% dei pazienti nella regione) sono liberi di uscire. Sono persone che non ricevono alcun provvedimento di isolamento, restano liberi di fare le proprie cose e quindi di trasmettere l’infezione. A denunciarlo sono i medici di famiglia della Fimmg Napoli competenti per le tre Asl cittadine, Vincenzo Schiavo, Ciro Cozzolino, Pietro Di Girolamo e Antonio Sardu, che parlano di una “situazione surreale quanto pericolosa”. Sono loro a spiegare che il sistema è saltato a causa della mancanza di un automatismo di invio dei documenti di isolamento ora che si registra un aumento fuori controllo dei casi di positività.

"Una volta ricevuto un tampone positivo -dicono i segretari aziendali Fimmg- il paziente dovrebbe ricevere in automatico dalla piattaforma un provvedimento che impone l’isolamento, questo passaggio è invece affidato ad un ufficio che deve manualmente provvedere all’invio". Un passaggio burocratico -denunciano i medici di famiglia- che oggi mette seriamente a rischio la salute pubblica e, potenzialmente, favorisce la diffusione del contagio da Covid. Molto semplice per i camici bianchi verificare il bug. "Basta verificare sui gestionali -spiega Luigi Sparano (Fimmg)- troviamo registrati nel sistema pazienti con un tampone positivo per i quali non si trova però alcun provvedimento di isolamento, e ovviamente neanche di fine isolamento. Potremmo definirle delle “infezioni fantasma” che nascono e terminano senza che vi sia mai un reale obbligo di isolamento". Un problema che in Campania ha proporzioni enormi.

Stando ai dati stimati dalla Fimmg, circa l’80% dei positivi non riceve alcun provvedimento, dunque -con circa 13mila nuovi positivi al giorno- i “fantasmi” del Covid, liberi di uscire e potenzialmente di trasmettere l’infezione, sono circa 50mila. "Questa situazione  -denuncia Corrado Calamaro (Fimmg)- crea grandi problemi anche per quanto riguarda il Green Pass, perché questi pazienti hanno difficoltà a ricevere il certificato verde e avendo avuto il Covid non possono fare la vaccinazione".

Anche sul fronte Green Pass si crea un problema non da poco, visto che il meccanismo -in questo caso nazionale- ripristina spesso la precedente carta verde, non sempre con una nuova data di scadenza. L’appello dunque alla Regione affinché risolva il problema attraverso un automatismo per l’invio dei documenti di isolamento e di fine isolamento, evitando così che migliaia di pazienti positivi siano liberi di girare nei mezzi pubblici e in altri luoghi dove potrebbero facente diffondere il virus.

"È anche necessario che i medici di medicina generale -sottolinea Vincenzo Schiavo- possano partecipare al procedimento diagnostico con tamponi antigenici di ultima generazione consentendo al paziente, a fine isolamento, di ottenere il Green Pass. Questo può realizzarsi solo con un accordo nazionale che veda assieme il ministero della Salute, il sistema TS e i medici di famiglia".