Napoli, professore picchiato sotto casa. Raid punitivo dopo una nota di classe
Raggiunto da 5 uomini sotto casa e preso a calci e pugni. "Erano i genitori dei miei studenti, hanno detto di non tornare mai più a scuola, io li ho denunciati"
Napoli, professore picchiato e minacciato: "Non tornare mai più"
A Napoli, un professore di 42 anni, è stato aggredito e picchiato selvaggiamente sotto casa da alcuni genitori degli alunni della sua classe. Il motivo, stando alla ricostruzione, sarebbe da ascrivere ad una nota disciplinare data dall'insegnante ai suoi studenti il giorno prima. "I ragazzi - spiega al Corriere della Sera il docente - erano scatenati. Entravano e uscivano dalla classe senza permesso, facevano capannelli parlando come se io non ci fossi. Addirittura alcuni si sono seduti sul davanzale. Li ho richiamati più volte e li ho anche avvertiti che se avessero continuato avrei fatto rapporto a tutta la classe, spiegando la gravità di una nota disciplinare. Alla fine non ho avuto alternative. I carabinieri e la Procura di Napoli Nord ritengono che l’episodio sia collegato all’attività dell'insegnante. E anche lui ne è certo.
"La prova - prosegue il professore 42enne al Corriere - è che quando sono uscito dal portone, uno di quei cinque, quello che poi si è rivelato anche il più accanito, mi ha chiesto “sei tu Enrico?”, e alla mia conferma ha aggiunto: "Allora sei tu il professore della De Curtis". Poi mi sono saltati addosso. Alla fine ero una maschera di sangue. Sono dovuto andare al Pronto Soccorso. Stranamente la mattina alcuni dei ragazzi mi hanno detto “noi lo sappiamo dove sta la sua casa”. Non so cosa pensare. Gli aggressori mi hanno detto "di non tornare più a scuola e di non denunciare. Ma io ho denunciato. Per quello che ho subìto e per tutelare i ragazzi. Se hanno genitori che li educano così che speranze possono mai avere?".
LEGGI ANCHE
Ucraina, Putin ha dato l'ok all'attacco. E' guerra in Europa
Pensioni marzo 2022 più alte. Aumenti per tutti, ecco le cifre esatte
Green Pass abolito per tutti. Tra pochi giorni, c'è la data: eccola