Niccolò Ciatti, estradato in Italia presunto assassino ceceno
Il giovane fu picchiato a morte il 12 agosto davanti una discoteca di Lloret de Mar in Spagna
Niccolò Ciatti, estradato in Italia Rassoul Bissoultanov, arrestato a febbraio con l'accusa di aver pestato a morte il giovane assieme a un connazionale ceceno
L’arresto di Bissoultanov e l’odierna consegna sono frutto dell’intenso lavoro di collaborazione tra i Carabinieri del ROS - Reparto Crimini Violenti e lo SCIP con la rete italiana degli Esperti per la Sicurezza in Spagna e in Germania.
Poliziotti, carabinieri e finanzieri del Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia, della Direzione centrale della polizia criminale guidata dal Prefetto Vittorio Rizzi, articolazione del Dipartimento della Pubblica Sicurezza, hanno riportato l'uomo in Italia , ritenuto coautore del pestaggio omicida nei confronti del giovane fiorentino Niccolò Ciatti, in una discoteca di Lloret de Mar (Costa Brava) in Spagna nell’agosto 2017.
Un’attività complessa già avviata a gennaio di quest’anno attraverso i canali della cooperazione internazionale di polizia per la ricerca sia del Bissoultanov che del suo complice Movsar MAGOMADOV.
Bissoultanov era detenuto in Spagna
Bissoultanov era detenuto presso il carcere di Figueres in Spagna, proprio in relazione al procedimento penale aperto nel paese dopo l’omicidio di Ciatti, mentre il Magomadov, che aveva fatto perdere le proprie tracce, è stato successivamente localizzato dallo SCIP in Francia attraverso il lavoro dell’esperto per la sicurezza operativo oltralpe.
Nel febbraio 2021 al Bissoultanov era stato già notificato il mandato d’arresto europeo emesso dalla Procura della Repubblica di Roma, ma l’autorità giudiziaria spagnola lo aveva rimesso in libertà con obbligo di firma settimanale.
Beneficiando del regime di semilibertà durante un periodo di permesso concesso dai giudici iberici per poter incontrare i familiari, ha fatto perdere le proprie tracce. Lo SCIP ha subito inserito il provvedimento di cattura internazionale nella banca dati Schengen (SIS), consentendo alla polizia tedesca l’individuazione e l’arresto del latitante, avvenuto il 3 agosto scorso.
Lo scambio informativo immediato tra Italia-Germania ha consentito di confermare l’identità del soggetto e le successive attività estradizionali ne hanno assicurato la consegna odierna.