Nobel per la Pace a Maria Ressa e Dmitry Muratov per la libertà d'espressione

Nella rosa dei candidati tanti nomi, da Greta Thunberg e Merkel all'intero corpo sanitario italiano, medici e infermieri, in prima linea contro il Covid

Nobel Prize (instagram)
Cronache
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Il Nobel per la Pace va a Maria Ressa e Dmitry Muratov, entrambi impegnati nella tutela della libertà d'espressione

Il Premio Nobel per la Pace è andato a Maria Ressa e Dmitry Muratov, entrambi impegnati nella tutela della libertà di espressione. La prima, co-fondatrice di Rappler, sito di giornalismo investigativo, "usa la libertà di espressione per esporre l'abuso di potere, l'uso della violenza e il crescente autoritarismo" nelle Filippine.  Muratov, direttore di Novaya Gazeta, si è rifiutato di abbandonare la politica seguita dal periodico russo, difendendo l'indipendenza e i diritti dei giornalisti.

Premiati per la tutela della libertà di espressione

Il Nobel per la Pace è andato a Maria Ressa e Dmitry Muratov per "la loro coraggiosa battaglia per la libertà di espressione nelle Filippine e in Russia". Lo ha annunciato la presidente della Commissione norvegese per il Nobel, Berit Reiss-Andersen, sottolineando che la libertà di espressione è "pre-requisito per la democrazia". I due premiati rappresentano "tutti i giornalisti che si battono per questo ideale in un mondo in cui la democrazia e la libertà di stampa affrontano condizioni sempre più avverse", ha aggiunto.

Nobel per la Pace, tanti in attesa da Greta a Merkel

Come potenziali vincitori del Premio Nobel per la Pace tanti nomi, da Greta Thunberg ai leader dell'opposizione bielorussa. Alle 11 la presidente della Commissione norvegese del Nobel a Oslo, Berit Reiss-Andersen, ha annunciato i vincitori tra le 329 candidature sottoposte quest'anno, considerate meritevoli di concorrere al prestigioso riconoscimento. Fare previsioni è un'impresa titanica, ma in molti hanno tentato comunque di dare indicazioni, analizzando i temi di attualità e i trend internazionali. Dal momento che i premi di quest'anno finora sono andati a uomini, per la Pace le previsioni facevano pensare alla scelta di una donna: tra coloro che potrebbero aspirare a tanto, la leader dell'opposizione bielorussa Svetlana Tikhanovskaya insieme a Maria Kolesnikova e Veronika Tsepkalo.

Nella rosa di candidati anche organizzazioni che tutelano la libertà di stampa, come Giornalisti Senza Frontiere, e media indipendenti; anche l'Organizzazione mondiale della sanità per l'impegno contro la pandemia di Covid, anche se è stata oggetto di critiche e controversie e non ha brillato nella distribuzione dei vaccini ai Paesi più poveri. E l'intero corpo sanitario italiano, medici e infermieri, che è stato in prima linea durante l'epidemia di coronavirus. La cerimonia di premiazione, come da tradizione, a Oslo - quello per la Pace è l'unico tra i Nobel a essere ospitato nella capitale norvegese - il 10 dicembre, anniversario della morte nel 1896 di Alfred Nobel. 

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