Novara, sindacalista ucciso da un camion: l'autista si è costituito
Il fatto è avvenuto ai cancelli di un polo distributivo di Biandrate durante un'agitazione. L'autista, dopo essersi allontanato, ha chiamato il 112
Novara, sindacalista morto. Fermato il camionista alla guida del mezzo che ha investito e ucciso il ragazzo. La vittima era un membro dei Cobas
La vicenda è avvenuta durante la manfestazione davanti al magazzino territoriale Lidl a Biandrate (Novara). L'autista "ha forzato il blocco della manifestazione", che stava per cominciare, e il sindacalista sarebbe stato trascinato per una decina di metri dal mezzo pesante. Dalla ricostruzione ufficiale si apprende che il camionista, dopo essersi allontanato a grande velocità dall’ingresso del centro distribuzione Lidl, raggiunto il casello autostradale Novara Ovest sull' A4, ha chiamato il 112, venendo subito raggiunto da un equipaggio del comando provinciale dei carabinieri di Novara. Il giovane dopo essersi costituito, è stato arrestato per omicidio stradale, resistenza e omissione di soccorso a cura dell’Arma dei Carabinieri e della Polizia di Stato.
Secono la ricostruzione diffusa dagli agenti, un agente della Digos ha cercato di fermare il camionista che si muoveva verso il gruppo di sindacalisti schierati davanti al cancello. "L'agente si adoperava, in ogni maniera, anche fisicamente mostrando il tesserino di riconoscimento, per intimare l'alt immediato al conducente". Nella descrizione della dinamica, le forze dell'ordine sottolineano che nonostante gli avvertimenti il camion "continuava la propria marcia, procedendo "a scatti", al fine di guadagnare l'uscita, e, superati i cancelli, effettuava una curva a destra per immettersi sulla carreggiata, costringendo i manifestanti presenti davanti al mezzo a effettuare spostamenti improvvisi, per non essere travolti". "Nel corso della virata a destra del Tir - prosegue il responsabile per la Provincia di Novara della sigla sindacale di base Si Cobas, che si trovava davanti al veicolo assieme agli altri manifestanti, per cause ancora da accertare nel dettaglio, finiva a terra, venendo travolto dalle ruote poste sul lato destro del mezzo, che, senza fermarsi, proseguiva la marcia, allontanandosi dal luogo a forte velocità".
I sindacati del Si Cobas Lavoratori Autorganizzati su Facebook: "Il camion ha forzato il presidio all'esterno del magazzino investendo i lavoratori, tra cui Adil".
Si chiamava Adil Belakhdim ed era il coordinatore dei SiCobas di Novara il giovane 37enne, cittadino italiano di origini marocchine. Condanna decisa per la tragedia di Biandrate e impegno "in ogni sede, sia istituzionale sia con azioni sindacali concrete, affinché sia fatta luce e giustizia su quanto avvenuto". E' la posizione di Cgil e Uil di Novara e del Verbano Cusio Ossola, unitamente alle organizzazioni di categoria Filcams e Uiltucs. "Filcams e Uiltucs - si legge in una nota del sindacato - hanno denunciato alla Lidl da tempo le condizioni lavorative chiedendo risposte e soluzioni che sono state puntualmente disattese dall’azienda. Il clima di esasperazione e di malessere è il frutto dell’indolenza e del muro di gomma innalzato dall’azienda nei confronti dei lavoratori". "La Filcams Cgil e la Uiltucs Uil - conclude la nota - hanno immediatamente proclamato lo sciopero per l’intera giornata odierna e per le giornate di sabato e domenica".
Presso il presidio dei Cobas davanti alla sede di Assolombarda a Milano, un appuntamento previsto da giorni per portare avanti le rivendicazioni della sigla sindacale a cui apparteneva anche Adil, gli amici di Adil si sono trattenuti per commemorare l’amico scomparso.
Molte le voci arrivate dal mondo politico: "Cordoglio e vicinanza di Fratelli d'Italia alla famiglia e ai colleghi di Adil Belakhdim, il sindacalista investito stamane da un camion e rimasto ucciso durante una manifestazione di lavoratori della logistica davanti ai cancelli della Lidl di Biandrate, nel Novarese. È inaccettabile che nel 2021 si possa ancora perdere la vita sul posto di lavoro o mentre ci si batte per difendere i propri diritti. È una tragedia che ci lascia senza parole e sulla quale ci auguriamo sia fatta chiarezza il prima possibile", ha dichiarato la presidente di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni. “La morte del sindacalista Adil Belakhdim è un fatto assurdo e gravissimo: è inconcepibile che qualcuno possa perdere la vita per far valere i propri diritti”, ha dichiarato Raffaella Paita, presidente della Commissione Traporti della Camera. “E’ per questo indispensabile mettere subito in atto tutte le iniziative necessarie a chiarire i contorni e le eventuali responsabilità rispetto a un episodio che solleva pesanti interrogativi”, ha concluso.