Nuove accuse per Emanuele Pozzolo: indagato per porto d'armi abusivo

La pistola del deputato è un’arma da collezione e non doveva essere portata fuori casa

Di Redazione Cronache
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Emanuele Pozzolo
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Sparo a Capodanno, nuovi guai per Emanuele Pozzolo: indagato anche per porto d'armi abusivo

Una nuova contestazione della procura di Biella nei confronti di Emanuele Pozzolo si aggiunge alle accuse per lo sparo di Capodanno, quando un uomo è stato ferito da un proiettile esploso dalla pistola di proprietà del deputato eletto con Fratelli d’Italia (e ora sospeso dal partito) durante un veglione a cui partecipava il sottosegretario alla giustizia Andrea Delmastro con gli agenti della scorta e le loro famiglie.

Come anticipato da Repubblica, il parlamentare – che si è sempre difeso dicendo di essere in possesso di una regolare licenza – non avrebbe potuto in realtà avere con sé l’arma, che è considerata da collezione e quindi avrebbe dovuto essere tenuta in casa. Da qui la contestazione del porto abusivo di armi.

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La questione della licenza relativa all’arma, in ogni caso è solo uno degli aspetti su cui si dipana l’inchiesta. Il tema più rilevante è capire chi abbia sparato. L’esame dello stub ha infatti rilevato tracce di polvere da sparo su Pozzolo ma secondo la difesa, affidata all’avvocato Andrea Corsaro, il fatto che ci siano “più particelle sui vestiti che sulla mano indica che era accanto a chi ha sparato ma non ha esploso lui il colpo”.