Obbligo vaccinale, Assomed: “Macron ha seguito le tracce della legge italiana”
Il Segretario di Assomed è intervenuto a Radio Cusano Campus sostenendo che la Francia abbia preso spunto dalla legge italiana nell'adottare l'obbligo vaccinale
Lapresse
Obbligo vaccinale: il segretario nazionale di Assomed è intervenuto rispondendo ad alcune domande riguardanti l'obbligo vaccinale francese, sostenendo che in Italia questo dovere esiste già da mesi e che solo lo 0.2% su 130.000 medici italiani non è vaccinato
Carlo Palermo, Segretario nazionale di Anaao Assomed, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta”, condotta dal direttore Gianluca Fabi, Matteo Torrioli e Daniel Moretti su Radio Cusano Campus, riguardo al provvedimento del governo francese nei confronti degli operatori sanitari non vaccinati.
“Sull’obbligo di vaccino ai sanitari per lavorare, Macron ha seguito le tracce della legge italiana”, ha dichiarato Palermo. “I medici dipendenti del Sistema Sanitario Nazionale non vaccinati”, continua, “sono lo 0,2% del totale. Si continua a confonderli con gli altri operatori sanitari. I pochi che non se lo fanno sono mossi da pregiudizi che non tengono assolutamente conto della realtà dei fatti. Abbiamo bisogno di far tornare gli ospedali ad una normalità ordinaria perché esiste anche l’epidemia dei malati non Covid”.
“La Francia ha seguito le tracce dei nostri provvedimenti”, ha aggiunto il Segretario di Assomed. “In Italia non c’è un obbligo vaccinale, bensì un’idoneità al servizio. La sicurezza delle cure è diventata parte costituente del diritto alla salute, quindi se un medico non vuole vaccinarsi non ha nessun obbligo, soltanto che diventa non idoneo al servizio, soprattutto nei reparti e nei servizi in cui è a contatto con il pubblico. Se un medico, o un infermiere, non è idoneo al servizio deve essere spostato in altre mansioni, ove possibile. Se non fosse possibile una declinazione ad altre mansioni scatta un meccanismo simile a quello approvato da Macron: una sospensione dal servizio. Mi arrabbio un po’ quando leggo sui giornali che ci sono 400 medici che rifiutano il vaccino, confondendo gli operatori sanitari con i medici. I medici dipendenti del SSN non vaccinati sono, come accennato prima, una sparuta minoranza: lo 0,1-0,2% di 130mila”.
Riguardo la possibilità di trasmissione del virus anche con il vaccino, Palermo ha dichiarato: “Sono i grandi numeri che danno la sicurezza, che poi vi possa essere una remota possibilità di trasmissione del virus anche con il vaccino non v’è dubbio, ma non è questo un motivo valido per rifiutarlo. Il vaccino va fatto perché proteggiamo noi stessi e gli altri. Abbiamo bisogno di far tornare gli ospedali ad una normalità ordinaria perché non possiamo occupare in eterno gli ospedali con i malati di Covid. Questa è la visione che bisogna avere: non individualistica, ma collettiva”.