Offende e picchia la moglie disabile, poi la costringe a mettere la testa nel caminetto: arrestato un uomo a Lecce
Un 61enne è stato messo agli arresti domiciliari per violenza e maltrattamenti, ma anche per resistenza a pubblico ufficiale. Abusava della coniuge da circa 20 anni
Offende, picchia e minaccia la moglie disabile fino a farle mettere la testa nel caminetto: arrestato 61enne leccese
Un uomo di 61 anni di Lecce è stato arrestato per maltrattamenti e lesioni nei confronti della moglie, una signora con grave disabilità e reduce da una tracheotomia. La insultava, offendeva e la picchiava. Non solo, pretendeva che facesse le faccende di casa nonostante le sue evidenti difficoltà. Nell'ultima aggressione ha rischiato di soffocarla mettendole la testa nel caminetto. L'uomo è stato posto agli arresti domiciliari in una casa diversa da quella in cui viveva con la vittima, ovvero la donna che aveva sposato circa 20 anni fa e dalla quale aveva una figlia.
L'ultima violenza: la testa nel caminetto
Sembra che le violenze andassero avanti da 20 anni, ma la più recente risale al 24 agosto scorso. Il 61enne avrebbe preso la moglie per il collo (molto delicato vista la tracheotomia appena subita), costretta a piegare la testa nel camino finendo per rischiare di soffocarla. All'arrivo dei carabinieri (non è chiaro da chi siano stati chiamati), l'uomo ha tentato di aggredire anche loro. Una volta fermato, il 61enne è stato arrestato anche per resistenza e violenza a pubblico ufficiale.
Le denunce e l'arresto
La donna aveva già denunciato le violenze del marito e tutte le sue dichiarazioni sono state definite credibili. A favore della donna ha testimoniato anche la figlia minorenne che avrebbe raccontato di come una volta la madre aveva ricevuto un certificato medico di trauma cranico in seguito a un'aggressione. Sempre secondo la figlia, stando anche a quanto riportato da Fanpage.it, l'uomo aveva instaurato un regime di vita insostenibile in casa, tanto che la stessa minore aveva più volte cercato di chiamare le forze dell'ordine.
La donna ha confermato tutto ciò che ha descritto la figlia: "Mi insulta per la mia disabilità, pretende che faccia le faccende domestiche e mi offende e minaccia ripetutamente". La vittima aveva anche nascosto la pistola del marito: probabilmente aveva paura che le violenze potessero prendere una piega fatale. Durante l'interrogatorio, il 61enne denunciato e arrestato non ha proferito parola.