Omar Confalonieri, torma a parlare la vittima che ha subito l'abuso
Alcune dichiarazioni della donna vittima di Omar Confalonieri, l’immobiliarista condannato a 6 anni e 4 mesi per violenza sessuale
La vittima della violenza sessuale subita da Omar Confalonieri interrompe il silenzio
Torna a far parlare il caso di violenza sessuale perpetrata dall'immobiliarista Omar Confalonieri su una donna in stato di incoscenza a causa di una droga, che gli ha somministrato all'epoca del fatto. Precisamente, per questo reato l'uomo è stato condannato a 6 anni e 4 mesi. Dopo mesi di silenzio, questa sera in esclusiva, su Telelombardia la vittima alla trasmissione "Iceberg Lombardia", andrà in onda l'intervista, dove la donna racconta la sua versione dei fatti.
Qui, vi riportiamo uno stralcio delle parole della vittima.
"Come potevamo sospettare di lui? Io incredula agli effetti che il farmaco ha avuto su di noi. Confalonieri si dichiara innocente, allora perché ci ha chiesto scusa? Molte sono le imprecisioni che vengono espresse sul nostro conto. Si pensa che noi fossimo clienti abbagliati da un'agenzia di prestigio in via Montenapoleone. Ebbene no, non ne avevamo idea! Come se avere l’agenzia in via Montenapoleone potesse avere una sorta di attrattiva irresistibile per noi. Io abito nell’hinterland e non vado in un'agenzia in via Montenapoleone se ho bisogno di comprare un immobile o un box, dovevamo parlare di una compravendita".
La donna continua: "Quel sabato era, solo la quinta volta che lo vedevo e sfido chiunque a dirmi che non ha mai preso un caffè o un aperitivo con i genitori dei compagni di scuola del figlio o figlia che sia, appena conosciuti! Anche perché se non ci sono questi primi incontri come fai a conoscere qualcuno? I vicini lo conoscevano da anni e non sospettavano nulla, come potevamo farlo noi? Quando però sento dire che è impossibile che sia successa una cosa del genere non riesco a stare zitta.
"Anche io credevo che fosse impossibile e invece ci è successo. Sono anche io rimasta incredula sull’effetto che questo farmaco ha avuto su di noi, non lo credevo possibile, non riuscivo a spiegarlo neanche a me stessa. Purtroppo per far capire davvero in che stato ti riduce dovrei dire agli increduli di provare ma non mi sembra il caso. Per gli avvocati dell’ormai condannato, almeno in primo grado, Confalonieri non mi ha toccato, non ci ha sequestrato e non ci ha drogato allora qualcuno mi spiega perché dicono che si e ravveduto? Di cosa se è possibile saperlo? Chiede scusa di cosa? Ha scelto il rito abbreviato per che cosa? Se io sono innocente lotto con tutte le mie forze non mi accontento di un terzo della pena in meno", conclude la vittima.