Omar Favaro verso il processo per aver violentato e maltrattato la moglie

Omar Favaro, protagonista nel 2001 del delitto di Novi Ligure, è accusato dalla moglie di maltrattamenti: contestati una ventina di episodi

Di Redazione Cronache
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Omar Favaro, a vent'anni dal delitto di Novi Ligure accusato di violenza e maltrattamenti sull'ex moglie. Si va verso il processo

A 23 anni di distanza dal delitto di Novi Ligure, che lo rese tristemente famoso per aver partecipato insieme all'allora fidanzatina dell'epoca al massacro della famiglia di lei, Omar Favaro torna "protagonista" di vicende giudiziarie. Il giovane è accusato infatti di almeno una ventina di episodi di violenza fisica e psicologica, insulti e minacce nei confronti dell'ex moglie. La Procura di Ivrea ha chiuso le indagini e contesta all'uomo (difeso dall'avvocato Lorenzo Repetti) i reati di maltrattamenti in famiglia e violenza sessuale.

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L'inchiesta è partita dopo la denuncia della donna. I due si erano conosciuti sui social 9 anni fa e dopo essersi frequentati avevano deciso di sposarsi. Durante i mesi del lockdown il rapporto era cambiato degenerando in violenze e umiliazioni. "Ti sfregio con l'acido", "Fai schifo", "Sei anoressica", avrebbe detto Omar alla moglie. Durante la convivenza la donna aveva chiesto per quattro volte l'intervento dei carabinieri, ma al loro arrivo avrebbe poi minimizzato la gravità delle liti. Nel 2021 era fuggita da casa e la figlia era stata affidata a Omar, salvo poi tornare dalla madre.

Le indagini hanno permesso di accertare una lunga catena di episodi di violenze, tanto che i magistrati hanno chiesto al gip l'emissione di una misura cautelare che vieti a Omar di avvicinarsi alla ex. La richiesta è stata respinta: per il giudice il pericolo non è più attuale, dal momento che la convivenza è cessata. Ad ogni modo le indagini nei confronti di Omar si sono concluse e quella che è emersa sarebbe la figura di un uomo violento e possessivo, capace di generare nella moglie un costante senso di "svilimento, paura e sofferenza", arrivando a minacciarla di "sfregiarla con l'acido" e di "ridurla in sedia a rotelle".  Lui respinge le accuse e non è ancora stato interrogato. Ma se il quadro accusatorio rimarrà invariato, il prossimo step sarà la richiesta di rinvio a giudizio e poi il processo.