Omicidi Fano, è stato il figlio: "Martellate al padre e strangolata la madre"

Luca Ricci ha ammesso tutto, un duplice omicidio legato a motivi di denaro. A causa dei debiti del figlio avevano ipotecato la casa, ma lui voleva altri soldi

Di Redazione Cronache
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Omicidi Fano, dopo 12 ore di interrogatorio il figlio crolla: "Sono stato io"

Svolta nel caso del doppio omicidio dei coniugi di Fano, trovati senza vita nella loro casa lo scorso lunedì mattina: è stato il figlio della coppia. Luca Ricci ha ammesso tutto davanti agli inquirenti che lo hanno interrogato per 12 ore. Il 50enne, che aveva dato per primo l'allarme, dopo aver inizialmente negato le accuse ha confessato di averli uccisi. Il papà è stato ritrovato con la testa fracassata, mentre la mamma è morta per soffocamento. Un omicidio violento, sul quale si continua a indagare. L'uomo, padre di due ragazzi di 15 e 17 anni, ha inizialmente negato di essere coinvolto ma con il trascorrere delle ore alle domande degli inquirenti avrebbe cominciato a rispondere con sempre più frequenti "non ricordo".

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Ha ucciso perché i genitori non volevano dargli altri soldi dopo che aveva fatto perdere loro la casa per i suoi debiti. È stato fermato nella notte e portato in carcere per omicidio plurimo aggravato dalla crudeltà. Ha strangolato la madre Luisa Marconi, 70 anni, e colpito a martellate fino alla morte il padre Giuseppe Ricci, 75 anni. Le vittime oggi avrebbero dovuto consegnare la loro casa di 75 mq, andata all'asta nel settembre scorso e venduta a un idraulico per circa 60mila euro. Debiti che aveva contratto il figlio Luca, separato, operaio, per i quali debiti avevano garantito i genitori con la loro casa.