Omicidio Aosta, le pista del femminicidio premeditato e della challenge TikTok

Sohaib Teima al momento dell'arresto in Francia era "sereno, parlava con due cugini". Il testimone e i comportamenti sospetti della vittima

Di Redazione Cronache
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Omicidio Aosta, Sohaib Teima e la premeditazione. i punti oscuri e i fantasmi

Le cause dell'omicidio di Aosta restano ancora un mistero, ma col passare delle ore e in seguito all'arresto in Francia del presunto killer Sohaib Teima, avanzano due ipotesi entrambe inquietanti: il femminicidio premeditato e la sfida lanciata su TiKTok. Potrebbe esserci - secondo la Cnn - una challenge dietro alla morte di Auriane Nathalie Laisne, la 21enne trovata senza vita in una chiesa abbandonata. Gli inquirenti lavorano infatti sull’ipotesi della premeditazione. Come ha spiegato il procuratore, l’italo-egiziano voleva "annientare" Auriane in quello che sembra un classico femminicidio. Al momento dell'arresto - riporta Repubblica - Sohaib Teima "era con due cugini e sembrava molto sereno".

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Lui faceva la spola tra Fermo e la Francia sub-orientale per andarla a trovare. Il 26 marzo i due si trovavano nel bar Papagran dopo essere arrivati con un Flixbus al Traforo e averne presi altri per Courmayeur. Hanno ordinato brioche. "Non mi do pace. Quel giorno - dice a Repubblica  il titolare di una ditta di pulizie della zona -  sono stato un’ora seduto davanti a lei a mangiare. Lui si è alzato, è stato 20 minuti in bagno. Perché lei non mi ha chiesto aiuto se era in difficoltà? Invece Auriane è rimasta seduta al tavolo. Il cappuccio di una felpa nera le nascondeva la testa mentre teneva gli occhi sul cellulare. Ha atteso finché il ragazzo non è tornato. Poi i due sono andati al supermercato per comprare due confezioni di sushi. E sono saliti sul bus per fermarsi alla chiesa dove lei è stata uccisa. "Andavano a caccia di fantasmi", ha spiegato un altro testimone a cui i due ragazzi si erano rivolti per chiedere informazioni.