Omicidio bimbo Viterbo: "Nastro adesivo sul viso e poi chiuso nel cassettone"
Gli agghiaccianti dettagli della morte del piccolo Matias, 10 anni. Torturato e poi ucciso a coltellate dal padre: "Gridava, io ero ubriaco e mi dava fastidio"
Omicidio Viterbo: "Sono entrato con una tanica di benzina e la vodka"
Torna d'attualità un fatto di cronaca da brividi. L'uccisione del piccolo Matias di soli 10 anni nel Viterbese. A colpirlo fino alla morte con almeno tre coltellate, lo scorso 16 novembre, è stato il padre Mirko Tomkov e lo ha fatto per vendetta verso la moglie che lo accusava di violenze. "È stato lei a uccidere suo figlio?" "Ero ubriaco, forse sì". Incalzato dalle domande del pubblico ministero, il killer confessa e racconta i dettagli dell'omicidio. "Matias gridava - spiega Tomkov in udienza e lo riporta il Messaggero - perché io gli avevo rotto il telefono. Ero ubriaco e quelle urla mi davano fastidio. Prima gli ho messo una mano su naso e bocca per non farlo strillare, poi ho preso lo scotch sopra la caldaia. Quando era fermo sono andato ad aprire il cassettone e l'ho messo dentro. Non si muoveva più. A quel punto sono tornato in soffitta a fumare. Poi ho preso la benzina e l'ho sparsa per tutta la casa". "Il coltello - prosegue Tomkov - l'ho preso alla fine, ma non mi ricordo".
Tomkow non ricorda di aver colpito tre volte Matias con un coltello della cucina. Non ricorda di averlo ferito al mento, al collo e al cuore. Ricorda la benzina sparsa per tutta la casa, ma non il motivo del gesto. "Non lo so se volevo bruciare tutto, ero solo molto ubriaco. Sono stato molto arrabbiato quando il giudice mi ha allontanato dalla casa e dalla mia famiglia per maltrattamenti. Io non avevo mai fatto del male a mia moglie e al bambino. Non l'ho mai minacciata di darle fuoco o di ucciderla". I dettagli agghiaccianti sono stati raccontati con un filo di voce e la testa china. Non una giustificazione, però, non una scusa è giunta dall'imputato, entrato in quella casa con una tanica di benzina da 5 litri e tre bottiglie di vodka.