Omicidio Campai, il 17enne amante in palestra dopo il massacro. Killer senza rimorso: distacco per l'orrore compiuto

Nuovi retroscena agghiaccianti sulla morte della 42enne romena, uccisa dal ragazzino che l'aveva contattata su un sito di incontri

di redazione cronache
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Omicidio Campai, le ricerche su Google del 17enne accusato: tecniche per uccide a mani nude

Restano pochi dubbi sull'omicidio di Maria Campai avvenuto in provincia di Mantova, la 42enne romena era stata adescata su un sito di incontri dal 17enne che poi ha confessato di averla uccisa. Il killer, in carcere al Beccaria di Milano, - riporta Il Corriere della Sera - manifesta distacco rispetto all’orrore. Per una settimana, dopo l'omicidio, il 17enne ha condotto la sua vita come se nulla fosse. Non ha manifestato ripensamenti, inquietudini, rimorsi, paure, anomalie nel suo routinario comportamento. La povera Maria, origini romene, separata, due figli, che contattata sui siti di incontri aveva accettato di raggiungere Viadana per un rapporto sessuale col ragazzino, accompagnata sul posto da un amico marocchino, giaceva a pochi metri in balia degli animali selvatici.

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Ma il 17enne ha continuato ad alzarsi per la scuola, dedicare ore alla palestra, perdersi in navigazioni sui social per inserire immagini delle sue sedute ai pesi; fotografie e video di bilancieri, muscoli gonfiati e sudore. Se la sua famiglia insiste nel sostenere che per forza debbono esserci dei complici, l’analisi del telefonino e del computer fornisce altra base alla premeditazione: ci sono prolungate ricerche online sulle tecniche per uccidere a mani nude.

Convalidato il fermo

Il tribunale per i minorenni di Brescia ha convalidato il fermo e disposto la custodia cautelare in carcere per il 17enne, indagato per l'omicidio e l'occultamento del cadavere di Maria Campai, la 42enne ritrovata morta nel giardino di una villetta giovedì scorso a Viadana, nel mantovano, a una settimana dalla denuncia di scomparsa.

Il gip - precisa una nota diffusa dai carabinieri di Mantova - ha riconosciuto l'aggravante della premeditazione. Nell'interrogatorio di garanzia, che si è svolto questa mattina al tribunale per i minorenni di Brescia, il 17enne ha risposto alle domande del magistrato.

Intanto questa mattina a Viadana personale del Reparto investigazioni scientifiche dei Carabinieri di Parma ha effettuato nuovi accertamenti tecnici scientifici nei luoghi in cui si è consumato il femminicidio.

Nei prossimi giorni invece verrà effettuata l’autopsia sul cadavere della donna, mentre proseguono a 360 gradi le attività investigative da parte dei militari dell’Arma.