Omicidio Cecilia, registrati gli ultimi 53 minuti di vita: i particolari choc
Voleva conservare per ricordo la sua voce poiché "quello sarebbe stato l'ultimo giorno in cui l'avrei vista"
Reggio Emilia, femminicidio Cecilia Hazana: la registrazione di 53 minuti è stata trovata nel cellulare dell'omicida Mirko Genco
Nel telefonino di Mirko Genco, il 24enne accusato di aver violentato e ucciso l'ex Juana Cecilia Hazana Loayza nella notte tra venerdi' e sabato a Reggio Emilia, c'e' una registrazione di 53 minuti, realizzata negli ultimi istanti di vita della donna. E' quanto emerge dagli atti.
Il file audio termina alle 3.05 e vi si trovano riscontri con la confessione che l'uomo ha fornito agli inquirenti. Genco avrebbe iniziato a registrare appena arrivato al locale dove la 34enne di origine peruviana si trovava con alcuni amici. Secondo quanto emerso, il giovane voleva conservare per ricordo la voce della giovane poiche' "quello sarebbe stato l'ultimo giorno in cui l'avrei vista perche' sua madre non voleva che ci vedessimo". Genco l'avrebbe seguita fin sotto casa per poi ammazzarla a coltellate al buio del parco.
Uccisa al parco, il pm: "Nessuna presa in carico dell'indagato"
"Nessun programma e' mai stato predisposto e nessuna presa in carico del soggetto c'e' mai stata". Lo sottolinea nella richiesta di convalida del fermo di Mirko Genco, accusato dell'omicidio della ex Juana Cecilia Loayza, la pm della Procura di Reggio Emilia Maria Rita Pantani, in riferimento al percorso che l'indagato avrebbe dovuto seguire da quando era di nuovo libero in seguito al patteggiamento a due anni per stalking, con la condizionale subordinata alla rieducazione, notizia che ha sollevato critiche (ne parliamo qui).
L'unico 'contatto' avuto con il responsabile di un centro a Parma, in cui avrebbe dovuto seguire il percorso, era stato il 16 novembre, quindi quattro giorni prima del delitto. Al primo, invece, fissato il giorno della revoca dei domiciliari, cioe' il 4 novembre, non si era presentato.