Omicidio Paganelli, Dassilva incastrato dalle telecamere: ripreso quando avrebbe dovuto essere in casa
I vestiti che indossa nel frame in mano agli inquirenti non coincidono con quelli che consegnati: diversi e lavati
Louis Dassilva incastrato dalle telecamere di sorveglianza: ripreso in orari in cui, stando alle sue dichiarazioni, doveva trovarsi a casa
Louis Dassilva, il 34enne senegalese arrestato con l'accusa di aver ucciso Pierina Paganelli nell'ottobre del 2023, sarebbe stato incastrato da una telecamera di videosorveglianza. Alle ore 19:17 della sera dell'omicidio, si vede Dassilva camminare davanti alla farmacia vicina al condominio in cui l'uomo, la moglie Valeria Bertolucci, l'amante Manuela Bianchi (sposata con il figlio di Paganelli) e la vittima vivevano, ovvero quello al civico 31 in via del Ciclamino a Rimini. Il problema è che l'indagato ha sempre riferito che, quella sera, non sarebbe uscito di casa dalle 19 del 3 ottobre alla mattina del giorno seguente. Pare, invece, che sia uscito eccome. Ci sarebbe anche un secondo fotogramma in cui si vede ancora Dassilva, sempre vicino alla farmacia, poco dopo le 22:17, cioè 7 minuti dopo l'orario in cui è stato stabilito l'omicidio della 76enne Pierina Paganelli.
I vestiti indossati nella sera dell'omicidio sono diversi da quelli consegnati alla polizia
I video e le prove temporali non sono le uniche cose in mano agli inquirenti. A destare sospetto sono anche i vestiti indossati da Louis Dassilva nei video: sono diversi da quelli consegnati alle forze dell'ordine. La sera dell'omicidio, dalle 19 alle 22, l'uomo indossava un maglietta bianca a maniche corte, dei pantaloni grigi della tuta e delle scarpe nere con la suola bianca. I vestiti consegnati qualche tempo dopo agli investigatori, però, sono diversi. Una t-shirt bianca a maniche lunghe, dei pantaloni neri e delle scarpe bianche. Quando la polizia si è accorta che gli abiti non combaciavano si è fatta consegnare quelli "giusti", ma erano già stati lavati e sembra non possano fornire molte informazioni.
LEGGI ANCHE: "Pierina Paganelli uccisa in 11 secondi". In un'intercettazione Louis confessa
Il movente del delitto: Pierina Paganelli avrebbe potuto interferire nella relazione extraconiugale di Dassilva
Se oggi, martedì 23 luglio, ci sono i frame che incastrano Dassilva, nella giornata di ieri, lunedì 22 luglio, ad aggravare la posizione dell'indagato era stata una telefonata tra la vittima e i figli Chiara e Giacomo che lascerebbe trapelare il movente dell'omicidio. Pierina Paganelli sapeva che la nuora, Manuela Bianchi, aveva una relazione extraconiugale. La stessa donna lo aveva confessato al marito e da mesi dormiva sul divano. Non aveva detto di chi era l'amante, ma era preoccupata della sua situazione. Louis Dassilva avrebbe potuto eliminare la suocera perché diventata una figura scomoda per la sua storiella clandestina.
Dove si trova Louis Dassilva e quali saranno i prossimi passi
Intanto, il 34enne è in carcere dal 16 luglio e si è avvalso della facoltà di non rispondere all'interrogatorio di garanzia tenutosi lo scorso giovedì. Dassilva si è sempre dichiarato innocente e la sua difesa, composta dall'avvocato Riario Fabbri, sta attendendo la decisione del Tribunale del Riesame: per l'indagato potrebbero essere chiesti gli arresti domiciliari. Nel frattempo, la polizia continua a svolgere i rilievi sulla scena del crimine, quel garage del condominio di Rimini in cui il 3 ottobre scorso, Pierina Paganelli è stata uccisa con 29 coltellate.