Omicidio Sassuolo, il massacro è stato scoperto dalla terza figlia di 11 anni

La ragazzina era tornata solo qualche ora dopo la tragedia. I corpi sparsi tra salotto e cucina. La madre è stata la prima a morire

Cronache
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Sassuolo, la terza figlia ha bussato alla porta. Erano tutti morti

La strage di Sassuolo che ha portato alla morte di due bambini di 2 e 5 anni, della moglie e della suocera del killer e al suicidio dello stesso uomo, ha avuto una sola superstite. L'unica a salvarsi è stata la terza figlia di Nabil Dhahri, la ragazzina di 11 anni era a scuola al momento della tragedia, ma è stata proprio lei - si legge sul Corriere della Sera - la prima a scoprire che tutta la sua famiglia non c'era più. La ragazzina ha bussato più volte, a lungo. Ma nessuno è andato ad aprirle la porta. Dall’altra parte dell’ingresso, nel corridoio, erano tutti morti: la mamma Elisa Mulas, 43 anni, i fratellini Ismaele e Sami, due e cinque, la nonna Simonetta, 63enne. Una strage commessa, forse un paio d’ore prima e accoltellandoli tutti, dall’ex compagno di Elisa.

Il killer - prosegue il Corriere - non accettava la fine della relazione con la donna e che per questo l’aveva minacciata più volte: l’uomo, dipendente in un supermercato, poi si è tolto la vita tagliandosi entrambi i polsi con una lunga lama forse presa nella cucina. Secondo la ricostruzione degli investigatori della Squadra mobile di Modena la strage è stata commessa poco prima che la ragazza rincasasse, tra le 13 e le 14. Sconvolgente la scena: i corpi erano tutti lì, tra ingresso e cucina. Elisa sarebbe stata la prima a essere uccisa, forse mentre cercava di difendersi. C’è un sopravvissuto: il nonno di lei, 97 anni. Stava in una cameretta, ignaro di quell’orrore perché affetto da demenza senile.