Omicidio Serena Mollicone, spariti gli organi dopo l'autopsia. Misteri e bugie

Ipotesi depistaggio: mancano anche i referti medici della ragazza 18enne trovata senza vita il 3 giugno del 2001

Cronache
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Serena Mollicone, un mistero lungo 20 anni. Scomparsi gli organi

La morte della 18enne Serena Mollicone resta avvolta nel mistero. La ragazza venne rinvenuta senza vita il 3 giugno 2001 a Fontecupa, località alle porte di Arce (Frosinone). Due giorni dopo la sua scomparsa da casa. Secondo gli accertamenti del Ris svolti quasi vent’anni dopo i fatti, - si legge sul Corriere della Sera - l’omicidio sarebbe avvenuto all’interno della caserma dei carabinieri di Arce. Il delitto, secondo l’accusa, sarebbe nato dalla volontà di Serena di denunciare Marco Mottola per spaccio, il figlio del comandante Franco. Dopo la riapertura del caso c'è stato il rinvio a giudizio per 5 impuatati, tra cui anche il comandante, la moglie e il figlio. Ma il mistero si infittisce ancora di più dopo quello che è emerso in seguito all'autopsia effettuata sul corpo di Serena.

Al processo per l’omicidio di Serena Mollicone, parla - prosegue il Corriere - il colonnello dei carabinieri Fabio Imbratta, l’ufficiale che nel 2016, insieme al maresciallo Gaetano Evangelista, ha riaperto le indagini sulla 18enne trovata morta l’1 giugno 2001 in una frazione vicino ad Arce. "Una volta riesumata la salma della povera Serena, avevamo necessità di analizzare anche gli organi che erano stati prelevati nel corso dell’autopsia effettuata qualche giorno dopo il ritrovamento del corpo. Reperti custoditi dal medico legale e che sono misteriosamente spariti. All’appello mancano oltre alla parte inguinale della giovane anche il sopracciglio che, secondo la ricostruzione, avrebbe sbattuto con violenza contro la porta della caserma.

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