Omicidio Sharon, trovata l'arma del delitto. Il giallo delle 10 persone in strada

I pm hanno interrogato anche il compagno della vittima, era lui di solito ad accompagnarla in queste camminate serali. Ma quella sera era rimasto a casa

Sharon Verzeni

Cronache

Omicidio Sharon, strada affollata ma nessuno ha sentito niente. Ttutto quello che non torna

L'omicidio di Sharon Verzeni è un giallo, sono troppe le cose che non tornano e le incongruenze su questo delitto. La barista di 33 anni è stata uccisa con quattro coltellate nella notte tra il 29 e il 30 luglio. Stava camminando in via Castegnate a Terno d’Isola (Bergamo). Sul luogo del delitto però non ci sono telecamere. I carabinieri sono riusciti a trovare l'arma del delitto, si tratta di un coltello appunto e per il momento hanno anche sequestrato un box auto della zona. Nel mirino degli inquirenti sarebbe finito un pregiudicato 40enne della zona, ma per il momento non ci sono indagati. La svolta - si legge su Il Corriere della Sera - non arriva e così, a una settimana dal delitto, il mistero si infittisce. Per il poco che trapela, non ci sono ombre nella vita di questa giovane donna con un diploma da estetista e un lavoro al bar della pasticceria Vanilla di Brembate, a sette chilometri da dove viveva.

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La conoscono poco in paese, anche i vicini di casa nel quartiere di recenti villette moderne. Viveva in via Merelli con Sergio Ruocco, suo fidanzato da anni e con cui aveva seguito il corso prematrimoniale. A detta del papà Bruno Verzeni, anche il compagno andava spesso a camminare con la figlia, la sera tardi "perché faceva caldo". Non lunedì, però. Ruocco dice di essere rimasto a casa, dove i carabinieri l’hanno trovato dopo il delitto. La sua versione è confermata dalle telecamere che riprendono la strada davanti alla loro villetta: esce Sharon, lui no.

Nell’orario in cui Sharon stava passando per le vie del paese, - prosegue Il Corriere - sono state riprese più di dieci persone lungo lo stesso percorso. Alcune a piedi come lei, altre in bicicletta o in automobile. Qualcuno è stato già sentito dai carabinieri e ha spiegato perché si trovasse per strada. Dal poco che trapela, nessuno però avrebbe notato qualcosa di sospetto. Nemmeno le telecamere avrebbero ripreso qualcuno che pedinava la donna. Anche questo particolare fa pensare a un agguato, probabilmente alle spalle, mentre la donna stava ascoltando la musica (aveva le cuffiette).

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