Omicidio Varese, "Una merendina e l'ho fatto sedere. Poi un colpo secco"

Davide Paitoni ha ammesso tutto. Al nonno del piccolo: "Hai problemi di udito, vai nell'altra stanza a vedere la tv. Daniele farà un disegno per te"

Cronache
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Omicidio Varese,  il nonno mandato in un'altra stanza. Premeditazione

Non si placano le polemiche per l'omicidio di Varese, costato la vita al piccolo Daniele di 7 anni, ucciso brutalmente dal padre Davide Paitoni per vendetta nei confronti della ex moglie. Il killer del bambino ha confessato: "Lo so che fa schifo uccidere il proprio figlio". L’orrore - si legge sul Corriere della Sera - irrompe a pagina 4 dell’ordinanza con la quale il gip di Varese ha accolto le richieste del pm per convalidare il fermo e tenere in carcere il magazziniere di 40 anni accusato. Paitoni si è avvalso della facoltà di non rispondere ma per lui parlano i messaggi, inviati prima al padre Renato con cui condivideva la casa dove sarebbe dovuto restare ai domiciliari (per il tentato omicidio di un collega) e poi alla moglie quando il bimbo era già morto: "Passo a riportartelo, è stata una bella giornata".

Ai carabinieri che lo hanno arrestato - prosegue il Corriere - Paitoni aveva raccontato l’omicidio. Poche frasi, che sono nelle carte del gip. Prima ha detto al padre, che ha problemi di udito, di andare a vedere la tv in un’altra stanza e aspettare una sorpresa, un disegno del nipotino. A quel punto, «con la scusa di una merendina, di un dolcetto, ho fatto sedere Daniele sulla sedia, e poi ho sferrato un colpo secco». Dopo avergli infilato «un pezzo di stoffa in bocca per evitare che urlasse». Tuto questo "induce a pensare — scrive il gip — alla consapevolezza del piccolo che qualcosa di tremendo stava per accadergli".

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