Omicidio Viterbo, il piccolo Matias ha tentato di salvarsi. Corsa sulle scale

Parla la vicina: "Gli ha urlato vieni subito qui". La telefonata della madre al 118: "Mio figlio è sul letto coperto di sangue"

Cronache
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Omicidio Viterbo, "Sentivo urlare". La corsa sulle scale del bambino

L'omicidio di Vetralla, un paesino alle porte di Viterbo si arricchisce di nuovi retroscena. Mirko Tomkow, il padre del piccolo Matias di appena 10 anni ha ucciso il figlio con una coltellata alla gola per vendetta nei confronti della maglie, dopo la misura decisa nei suoi confronti: divieto di avvicinamento all'abitazione. La vicina di casa racconta quei tragici momenti e il tentativo di fuga del piccolo. "Avevo sentito il bambino che scendeva di corsa le scale. E il padre - spiega a Repubblica - che dal pianerottolo gli urlava “Matias vieni qua! Vieni qua!". Mi sono avvicinata alla porta pensando: “Se serve lo faccio entrare". Poi silenzio. Matias è sempre stato un ragazzino ubbidiente. Sarà tornato su, ho immaginato. Dopo un po’, fuori era già buio, sento di nuovo urlare. "Oddio, sarà quell’ubriacone del marito che sta picchiando Mariola". Così, ho chiamato il 112. Mai avrei immaginato che al piano di sopra c’era già quel tesoro di bambino, morto ammazzato. Come farà ora la mia amica a continuare a vivere?".

Resta il giallo - prosegue Repubblica - su chi abbia aperto al padre allontanato per maltrattamenti. Nel portone non ci sono segni di forzature. È stato lo stesso bambino ad aprire? Oppure Mirko Tonkov aveva ancora con sé un mazzo di chiavi? "L’indagine è stata molto articolata, non è nata da una denuncia della persona offesa, ma da persone che sentivano parlare dei maltrattamenti", spiega il procuratore della Repubblica di Viterbo, Paolo Auriemma, che ha disposto per oggi l’autopsia. La mamma non è mai stata lasciata sola dai carabinieri. La marescialla della stazione di Vetralla, la chiamava quasi ogni giorno. "L’avevo sentita l’ultima volta lunedì", racconta mentre insieme ai colleghi piantona l’entrata della casa. "Mi aveva detto che tutto andava bene e che il marito non si era più fatto vedere".

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