Overtourism/ Ceglie Messapica, il paese della Piazza, di Conte e di Meloni, in ginocchio senza corrente elettrica

Anche oggi a Ceglie Messapica, paese dove la premier Meloni sta trascorrendo le vacanze estive, è andata via la corrente. Una situazione disastrosa che sta mettendo ko vita quotidiana, attività commerciali e sanità

Di Angelo Maria Perrino
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Giorgia Meloni e il direttore di affaritaliani.it Angelo Maria Perrino all'edizione 2022 della kermesse "La Piazza"

Cronache

Overtourism, a Ceglie Messapica (Brindisi) salta la corrente. I guasti non sono maledizioni divine, ma errori umani... Commento 

E anche oggi, all'ora di pranzo, è andata via la corrente. Come stanotte, come ieri e avanti ieri. Sempre così... Portandosi via con se' il frigorifero, il ventilatore per sopravvivere, la radio e la TV, internet, l'acqua dei rubinetti e dei bagni eccetera. Come tutta l'estate. Con interruzioni senza preavviso che devastano la vita quotidiana. Nelle abitazioni private, nelle attività commerciali, negli ospedali e negli enti sanitari...Ovunque. Saltano tutti i timer (da riprogrammare), saltano le terapie in corso, saltano i campanelli di casa, le bibite diventano brodino, il cibo si squaglia.

Ceglie, la città emergente dei trulli e delle masserie, presa d'assalto da ogni parte d'Italia e del mondo, in ginocchio. La gente, stravolta dai 38 gradi permanenti da settimane disperata e appesa a Facebook per avere qualche informazione, le torce a pila per farci luce in casa di sera andate a ruba ed esaurite. E lo tsunami colpisce perfino alla masseria Beneficio dove soggiornano Meloni e Lollobrigida, impediti nelle loro relazioni digitali e prontamente risarciti con apposito gruppo elettrogeno, beati loro.

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Chi conosce in paese gli arcani e le segrete cose Enel ci dice che le centraline sono vecchie e obsolete, non in grado di reggere la nuova domanda di energia indotta dai grandi flussi turistici. Flussi peraltro prevedibili e previsti. Che cosa si aspetta a intervenire in modo definitivo e dirimente con opportuni investimenti sulla rete e sul territorio? Quel territorio di Brindisi e provincia peraltro funestato da anni dalla centrale elettrica Enel di Cerano, che ha dato energia nel tempo a tutt'Italia, pagando alti prezzi ambientalistici e sanitari.

Perchè nessuno dice nulla tra onorevoli, assessori, consiglieri e figuranti dei pubblici poteri? Perché nessuno s'incazza e fa sentire la propria voce? I guasti non sono maledizioni divine, sono frutto malefico degli errori, delle imprevidenze, delle furbizie degli uomini. Non c'è da invocare la divina provvidenza. C'è da protestare, fare la voce grossa, insieme.

Siamo al Sud ma non siamo sudditi... siamo cittadini, con pari diritti (e pari doveri) e pari dignità. Facciamo rumore, come cantava Diodato, facciamoci sentire. Se dal Nord vengono qui in massa nei trulli e nelle masserie, siamo contenti. Ma adeguiamo i servizi elettrici a una popolazione raddoppiata e facciamo vivere tranquilli tutti, a partire dagli anziani e dai malati. È UN NOSTRO DIRITTO.