Palazzo Giustiniani, l'appello del capo dei massoni: "Ora La Russa ci ascolti"

Si riapre il caso del Palazzo espropriato nel 1925 al Grande Oriente d'Italia. Video-intervista al Gran Maestro Stefano Bisi

di Gabriele Penna
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Cronache

Palazzo Giustiniani, la Cassazione riapre il caso: sulla proprietà del "piccolo Colle" dovrà decidere il Tar

Uno a uno e palla al centro. Dopo un secolo i massoni sono riusciti a riaprire il caso del Palazzo Giustiniani, immobile del Grande Oriente d’Italia espropriato dai fascisti nel 1925.

Dopo la caduta del regime, “il piccolo Colle” è passato nelle mani dello Stato repubblicano ed è diventato appartamento di rappresentanza del presidente del Senato, con uffici riservati ai presidenti emeriti della Repubblica.

Da allora i massoni reclamano il Palazzo e lo scorso venerdì la Corte Suprema di Cassazione ha annullato la sentenza del Consiglio di Stato che affermava sulla materia la giurisdizione del Giudice ordinario. A giudicare, quindi, sarà il Tar, Tribunale amministravo regionale.

Una questione cavillosa che però fa “esultare” Stefano Bisi, Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia che su affaritaliani.it si rivolge al presidente del Senato Ignazio La Russa e spiega perché la più antica ordinanza massonica d’Italia è più vicina a riavare il tanto ambito Palazzo per realizzare un museo sulla Massoneria.

Guarda la video-intervista al Gran Maestro Stefano Bisi

 

 

 

 

Guarda anche l'intervista del direttore di affaritaliani.it Angelo Maria Perrino a Stefano Bisi, ospite de "La Piazza" 

 

 

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