Palermo, controlli su caporalato: stop ad attività e sanzioni per 100mila euro

Coinvolte quattro imprese del settore agricolo: lavoro in nero e minorile, poca sicurezza e mancata formazione del personale

Di Redazione Cronache
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Operazione anti-caporalato: i carabinieri di Palermo hanno sanzionato quattro aziende agricole irregolare. Sanzioni fino a 100mila euro

I carabinieri di Palermo hanno sanzionato per quasi 100mila euro diverse imprese durante dei controlli anti-caporalato e lavoro sommerso. In particolare, quattro aziende del settore agricolo sono risultate irregolari per diversi motivi. Le  violazioni più gravi riscontrate dagli agenti sono state: la mancata formazione dei lavoratori, l’assenza di sorveglianza sanitaria, così come la mancata nomina del responsabile della sicurezza. In sede di ispezione è stata accertata anche la presenza di 14 lavoratori irregolari o in nero su un totale di 16 controllati, di cui anche 4 minori extracomunitari senza ancora il permesso di soggiorno. Per i titolari delle aziende è stata disposta la sospensione dell’attività imprenditoriale, impedendo, così, alle aziende, di continuare a lavorare in circostanze di illegalità riguardanti le posizioni lavorative dei propri dipendenti.

I controlli sono stati effettuati nell’ambito del piano nazionale della lotta al lavoro sommerso dai Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Palermo, in sinergia con i colleghi dell'Arma territoriale e del 9° Nucleo Elicotteri Carabinieri, insieme agli Ispettori Nazionali del Lavoro. Le motivazioni per cui questi controlli serrati vanno trovate in un caso di cronaca di quasi un mese fa, ovvero la morte di Satnam Singh, il bracciante indiano deceduto in seguito a un'emorragia. Il suo datore di lavoro aveva provocato un incidente in cui Singh aveva perso un braccio. Al posto di portarlo in ospedale, però, Antonello Lovato, lo ha portato a casa e ha buttato l'arto del bracciante in un cassonetto della spazzatura. Lovato è accusato di omicidio e omissione di soccorso.

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