Paolo Calissano, arresti per l'ex tutore: "Si appropriò dei soldi dell'attore"

Secondo gli inquirenti l'amministratore di sostegno dell'attore scomparso nel 2021 si sarebbe appropriato di 817.326 euro

Di Redazione Cronache
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Paolo Calissano, arresti domiciliari per l'ex amministratore di sostegno: "Sparito mezzo milione dai conti dell'attore"

Dopo mesi di indagini, analisi di conti correnti, movimenti di denaro, documenti, per l’avvocato e amministratore di sostegno Matteo Minna sono scattati gli arresti domiciliari. Con accuse gravissime: peculato aggravato, falso ideologico, falsa perizia. Fra le quattro vittime riconosciute dal gip, una non può passare proprio inosservata: Paolo Calissano, l’ex attore e personaggio tv genovese morto due anni fa a Roma, stroncato da un’intossicazione da farmaci antidepressivi.

Se la Procura contesta a Minna di aver fatto sparire dai conti dei propri amministrati oltre 800mila euro – denaro ora sequestrato dalla Guardia di Finanza – quanto secondo l’accusa ha sottratto a Calissano arriva a mezzo milione. Il grosso, insomma. A dare impulso all’indagine era stato, dopo la morte di Calissano, un esposto presentato dai familiari, a partire dal fratello Roberto, tramite la legale Santina Ierardi. I parenti dell’attore era insospettiti sia da prelievi di denaro che da operazioni economiche.

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Il tribunale di Genova aveva stabilito di assegnare un amministratore di sostegno a Calissano dopo le vicende giudiziarie seguite alla morte per droga dell'amica Ana Lucia Bandeira Bezzerra nel suo appartamento di Genova, nel settembre 2005. Un dramma per cui aveva patteggiato con 4 anni e un lungo periodo in una comunità di recupero.