Papa Francesco all'Arena di Verona: "Niente funziona se manca...". Video
Papa al Bentegodi di Verona in ritardo per visita ad anziana madre vescovo Pompili. Poi la messa davanti a 31 mila persone
Papa Francesco, messa di fronte ai 31mila dello stadio Bentegodi
Messa celebrata da Papa Francesco allo stadio Bentegodi di fronte a 31.000 persone ufficialmente conteggiate. Alle spalle dell’altare il particolare crocifisso in legno intarsiato, opera dello scultore Lao K, realizzato nel 1982 per la chiesa di San Martino Buon Albergo (Verona). L’opera rivisita e recupera l’iconografia del Cristo Trionfante, antica di quindici secoli.
Papa Francesco all'Arena di Verona: "Niente funziona se manca la partecipazione"
"In una città, in una comunità o anche in un'impresa, se manca la partecipazione, niente funziona" così Papa Francesco parlando all'Arena di Verona.
Papa al Bentegodi in ritardo per visita ad anziana madre vescovo Pompili
Accolto da un boato dello stadio, Francesco è arrivato al Bentegodi a bordo della vettura elettrica ha fatto un lento giro dello stadio per salutare, stringere mani, accarezzare bambini, adulti, giovani, fedeli, non credenti e disabili. Il cambiamento di programma che ha causato un ritardo di mezz’ora sulla scaletta prevista, è stato dovuto per il suo non previsto passaggio in Curia a Verona, dove ha voluto visitare l’anziana madre del vescovo di Verona Domenico Pompili.
Papa: il pranzo in carcere a Verona coi detenuti, risotto e spezzatino di manzo
Il Papa ha pranzato nel carcere veronese di Montorio in occasione della visita a Verona. Un pranzo a base di risotto e spezzatino di manzo prima della messa pomeridiana allo stadio Bentegodi.
Papa: ‘nel mondo oggi c’è il grave peccato di non curare la pace’
“Nella nostra società si respira un’aria stanca. La pace non si inventa da un giorno all’altro, va curata. Nel mondo oggi c’è questo peccato grave: non curare la pace”. Lo ha evidenziato il Papa nell’incontro per la pace all’Arena di Verona rispondendo alle domande del popolo della pace. Tra loro donne e uomini da Paesi in guerra. “Il mondo è in corsa. ‘Rallentare’ può suonare come una parola fuori posto, in realtà è l’invito a ricalibrare le nostre attese e le nostre azioni adottando un orizzonte più profondo e più ampio. Si tratta di fare una ‘rivoluzione‘ in senso astronomico: andare a cercare la pace. La pace si fa col dialogo. Riconoscere gli altri”, ha ammonito.