Il Papa e le due settimane al freddo, il retroscena sulla malattia non curata da Francesco
Francesco non stava bene da tempo, ma ha rifiutato di farsi curare
Papa Francesco malato da tempo, ma non ha voluto curarsi. Retroscena
Papa Francesco è ricoverato da qualche giorno al Gemelli di Roma per una bronchite e l'ultimo bollettino medico diramato non è molto rassicurante, e anche se Bergoglio non ha più la febbre si parla di "quadro clinico complesso" e di una degenza in ospedale che non sarà breve. Mentre il mondo è in apprensione per le sue condizioni di salute, emergono retroscena relativi alle due settimane precedenti al ricovero. Francesco non stava bene da tempo, ma ha rifiutato di farsi curare. Era già successo - riporta Il Corriere della Sera - all'inizio del suo pontificato. "Metto dei limiti", aveva spiegato il Papa, raccontando di quando avevano trovato "una macchiolina scura" nella radiografia toracica ma lui aveva rifiutato di sottoporsi a una risonanza magnetica nucleare con contrasto "data la mia conclamata allergia allo iodio".
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Non se ne parlava neanche: "Il radiologo restò stupito dal mio fermo diniego e allora domandò al medico del Vaticano: "E ora che facciamo?". Quello rispose: "Guardi, con il carattere che ha questo Papa, non si sorprenda se si alza e se ne va. Per ora è meglio se lasciamo perdere". Francesco lo raccontava ridendo, "gli devo aver dato l’impressione di un brutto carattere", e in effetti non è mai stato facile convincerlo. Tutto sommato, è quello che è successo anche stavolta. Era da un paio di settimane infatti che il Papa non stava bene.
Eppure - prosegue Il Corriere - il 9 febbraio, nella domenica del Giubileo delle Forze armate, stava seduto all’aperto in piazza San Pietro e ci è rimasto per più di due ore. Quattro giorni prima, nell’udienza generale del mercoledì, aveva interrotto quasi subito la lettura: "Voglio chiedere scusa perché con questo forte raffreddore è difficile per me parlare. E per questo ho chiesto al mio fratello di leggere la catechesi. La leggerà meglio di me". Non era un semplice raffreddore. Da giorni i medici tentavano di convincerlo a ricoverarsi. A Santa Marta molti erano preoccupati, "la terapia è inutile se poi esce".