Papa Francesco, imminenti le dimissioni. Ecco quando
Il pontefice è pronto per lasciare l'ospedale Gemelli in cui era ricoverato dallo scorso 7 giugno. Come sta e quando fa il rientro in Vaticano
Papa Francesco, imminenti le dimissioni dal policlinico Gemelli
"L'equipe sanitaria che sta seguendo Papa Francesco ha confermato la dimissione del Santo Padre dal policlinico A. Gemelli nella mattina di domani, venerdì 16 giugno". Lo ha annunciato stamane il direttore della sala stampa vaticana, Matteo Bruni, che rassicura sulle condizioni di salute del pontefice, ricoverato in ospedale lo scorso 7 giugno per sottoporsi a un intervento chirurgico di laparotomia e plastica della parete addominale con protesi.
Come sta Papa Francesco
"Lo staff medico informa che Papa Francesco ha riposato bene durante la notte", spiega Bruni. "Il decorso clinico prosegue regolarmente. Gli esami ematochimici risultano nella norma. Nella serata di ieri ha cenato comunitariamente insieme a quanti dal giorno del ricovero lo assistono".
Leggi anche: La salute del Papa agita il Vaticano. Dimissioni e aria di Conclave? Rumor
"Questa mattina - prosegue Bruni - come segno di ringraziamento, il Papa ha ricevuto tutta l'equipe operatoria formata dal personale medico, dagli infermieri, dagli operatori socio sanitari e dagli ausiliari che lo scorso 6 giugno hanno coordinato, eseguito e reso possibile l’operazione chirurgica". "Al termine si è recato nel reparto di Oncologia Pediatrica e Neurochirurgia Infantile dove sono assistiti i piccoli degenti che in questi giorni hanno espresso al Papa il loro affetto attraverso numerose lettere, disegni e messaggi di pronta guarigione. Papa Francesco ha toccato con mano il dolore di questi bambini che portano ogni giorno sulle loro spalle, insieme alle loro mamme ed ai loro papà, la sofferenza della Croce. A ciascuno di loro ha fatto dono di un rosario e di un libro. Nel salutare i presenti, Sua Santità ha rivolto un ringraziamento a tutto il personale sanitario per la professionalità e lo sforzo di alleviare la sofferenza dell’altro, oltre che con i farmaci, con la tenerezza e l’umanità", ha concluso Bruni.